La perdita involontaria dei beni

mazzo di scontrini e fatture

La “fuoriuscita” dei beni dell’impresa deve essere giustificata obbligatoriamente da un documento che ne certifichi la cessione (fattura, ricevuta, scontrino fiscale…); in caso di destinazione all’autoconsumo personale o familiare, o comunque a scopi diversi da quelli d’impresa, essa deve essere documentata con autofattura.

In mancanza, subentra la cosiddetta “presunzione di cessione”: l’Amministrazione Finanziaria puಠlecitamente ritenere che l’imprenditore abbia venduto il bene senza fatturare la vendita, e applicare le relative sanzioni.

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Trasferire i propri beni all’impresa (II)

alcuni beni materiali di una azienda

Una volta individuati i beni che si decide di trasferire all’interno del proprio complesso aziendale per i fini di convenienza fiscale, si tratta di rispettare il meccanismo stabilito dal legislatore per non correre il rischio di incorrere in contestazioni da parte dell’Amministrazione Finanziaria.

àˆ necessario, ovviamente, documentare l’acquisto e la data in cui èavvenuto: chi non ha conservato la fattura o un altro documento di prova, dunque, dovrà  rinunciare al beneficio.

I beni immobili o i beni mobili iscritti in pubblici registri (automobili, imbarcazioni…) saranno valutati sulla base del costo determinato ai fini dell’imposta di registro o di successione, o, in mancanza, sulla base del costo di acquisto.

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Pi๠facili i conferimenti in natura

utente che firma un assegno

Quando viene costituita una società  di capitali, èpossibile per il socio conferire non denaro ma beni o crediti, o anche (solo per le Srl) prestazioni lavorative.

Gli articoli 2343 e 2465 del codice civile stabiliscono tuttavia che questi conferimenti in natura siano sottoposti ad una rigida procedura di stima che ne determini il valore: questo per evitare che sia loro attribuito un valore superiore all’effettivo, che ridurrebbe le tutele per i creditori.

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Ultima parte del modello AA7

modello aa7 per l\'agenzia delle entrate

Arrivando alla conclusione della compilazione del Modello AA7, emerge come tutti i quadri rimanenti siano assolutamente identici nella funzione e nelle modalità  di compilazione rispetto agli analoghi quadri del Modello AA9.

Pertanto, per essi non appare necessario effettuare una trattazione specifica, e ci si limita a rinviare il lettore all’esaustiva guida offerta per il documento gemello rispetto a quello qui in oggetto.
Ci si limita perciಠa ricordare che il rinvio riguarda il Quadro G sulle altre attività  esercitate e sugli altri luoghi dove èsercitata l’impresa o sono conservate le scritture contabili;

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Compilazione del Modello AA7

modello aa7 agenzia entrate

Proseguendo la compilazione del Modello AA7, si arriva a verificare il contenuto del Quadro C, destinato a raccogliere i dati sul rappresentante legale dell’ente.

In particolare, oltre ai dati anagrafici, èanche richiesto di precisare in cosa consiste esattamente la sua carica, selezionando il relativo codice da un’apposita tabella, nonchè (nell’ipotesi di curatore fallimentare, custode giudiziario o simili) di indicare la data in cui èstato avviato il relativo procedimento.

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Libro unico del lavoro

libro unico

Art. 39 del D.L. n. 112/2008: stabilisce la tenuta di questo libro unico da parte di tutti i datori di lavoro che occupano lavoratori subordinati, coordinati e continuativi nonchè prestatori di lavoro associati.

Unica eccezione il lavoratore domestico.

Il libro unico dovrà  essere conservato presso la sede legale dell’azienda o presso lo studio del consulente del lavoro delegato, o presso le associazioni di categoria.

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Quadro B del Modello AA7

quadro b AA7

Il Quadro B del Modello AA7 richiede una pluralità  di informazioni sull’ente intenzionato ad aprire la Partita IVA.

Si tratta, innanzitutto, di indicarne la ragione sociale per esteso nonchè un’eventuale sigla con cui essa si volesse presentare; di seguito, èpoi richiesto di indicare il codice – desunto da un’apposita tabella – che ne precisa la natura giuridica (per esempio: società  per azioni, Onlus, cooperativa ecc.) e il numero di partita IVA assegnato da un altro Paese comunitario qualora si tratti di un ente non residente che intende aprire una stabile organizzazione in Italia.

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Quadro A del Modello AA7

Nelle puntate precedenti, èstata esaminata a fondo la compilazione del Modello AA9, necessario per l’apertura della Partita IVA da parte della ditta individuale.

La prossima tappa della nostra guida consiste invece nell’affrontare il Modello AA7, destinato a tutti i soggetti diversi dalla persona fisica; ma poichè molti quadri richiedono le medesime informazioni, in questi casi l’analisi sarà  sostituita da un semplice rinvio a quanto già  precisato in relazione al Modello AA9.

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Campo allegati modello AA9

intestazione modello aa9

Una volta compilati tutti i quadri informativi contenuti nel Modello AA9, la redazione termina affrontando alcuni campi conclusivi.

Il campo “Allegati” èdestinato ad accogliere la libera descrizione degli eventuali documenti inclusi nella dichiarazione, portati a supporto di una o pi๠delle informazioni indicate nel modello.
Nel campo successivo, invece, occorre indicare quali quadri da “A” a “I” sono stati compilati e il numero di pagine di cui si compone il documento, nonchè la data e il codice fiscale del dichiarante, oltre alla sua sottoscrizione.

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Il Quadro H del Modello AA9

modello aa9

Il Quadro H del Modello AA9 èdedicato ad una singola e particolarissima informazione: rileva solo per il caso in cui il titolare si serva di un rappresentante, nei cui depositi si trovi parte dei beni dell’imprenditore.

Poichè la legge prevede la cosiddetta “presunzione di cessione” (per la quale se determinati beni contabilizzati dall’imprenditore non sono rinvenuti nelle sue sedi, si presume che essi siano stati ceduti senza fatturare l’operazione), uno dei possibili mezzi per superare tale presunzione èproprio questa comunicazione all’interno dei Modelli AA9 o AA7.

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Il Quadro F

quadro f del modello AA9

Il Quadro F èsuddiviso in due sezioni.

Nella prima di esse, occorre indicare i soggetti depositari (normalmente: il proprio commercialista) e i luoghi di conservazione delle scritture contabili. Si tratterà , quindi, di indicarne il codice fiscale e l’indirizzo preciso.

Quest’informazione riveste un’importanza basilare, perchè servirà  all’Amministrazione Finanziaria per rintracciare, in caso di accertamento, tutti i dati utili per la ricostruzione del reddito e del volume d’affari del titolare.

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Il quadro C del Modello AA9

il quadro c del modello aa9

Il quadro C del Modello AA9 consente di identificare il titolare della ditta individuale.

Occorre indicarne innanzitutto il codice fiscale e il cognome e nome. Se tuttavia questi ultimi fossero già  stati indicati nel Quadro B, in cui si identificava l’azienda, non ènecessario ripeterli.
àˆ poi richiesto di precisare la data e il luogo di nascita e il domicilio fiscale.

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Quadro B del modello AA9

logo dell\'agenzia delle entrate

Proseguendo la compilazione del Quadro B del modello AA9, l’attenzione si sposta alla seconda sezione, in cui vanno indicati una serie di dati piuttosto eterogenei.

Occorre innanzitutto indicare l’attività  esercitata, identificandola tramite il codice ATECOFIN2007– già  descritto in precedenza – e la descrizione associata a quel codice.

Nel caso di esercizio di pi๠attività , occorre in questa sede indicare solamente l’attività  principale, riconosciuta sulla base del volume d’affari; e poichè stiamo analizzando l’ipotesi di avvio dell’attività , naturalmente il volume d’affari èdel tutto presunto.

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Modello AA7

modello aa7 per l\'agenzia delle entrate

Il Modello AA7 consente la comunicazione dei dati IVA (avvio, modifica, chiusura) da parte delle ditte individuali. Non rileva in alcun modo la distinzione fra imprenditori e liberi professionisti.

Esso ècomposta da nove quadri (“numerati” con le lettere maiuscole, da “A” a “I”) e da alcuni campi conclusivi, per un totale di quattro pagine, oltre ad una pagina iniziale sul trattamento dei dati personali ai sensi delle norme sulla privacy.

In cima ad ogni foglio, occorre indicare il codice fiscale del soggetto cui la dichiarazione fa riferimento e il numero della pagina.

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Modelli destinati all’Agenzia delle Entrate

plico di soldi

Terminata la compilazione dei modelli necessari per l’iscrizione al Registro delle Imprese, vediamo ora quelli destinati all’Agenzia delle Entrate.

àˆ significativo notare come questi ultimi modelli siano gli unici che devono essere compilati da chiunque intenda avviare un’attività .

Come già  precisato, infatti, i liberi professionisti non sono tenuti alla registrazione presso la Camera di Commercio; l’iscrizione all’INAIL èrichiesta normalmente a chi ha lavoratori dipendenti o parasubordinati, mentre l’iscrizione all’INPS non èsempre obbligatoria (non lo à¨, ad esempio, per quelle categorie professionali dotate di un’autonoma cassa previdenziale).

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