Il Governo Letta, insediato solo da poche settimane, ha ripreso in mano alcuni decreti del Governo Monti, che erano stati lasciati in sospeso a causa del cambio di guardia a Palazzo Chigi. Uno dei pi๠importanti decreti èquello che disciplina una serie di interventi sulle start up. Si èinfatti sbloccato un particolare decreto che mette in attuazione l’articolo 29 del decreto sviluppo bis, a cui hanno lavorato il ministero dell’Economia e delle Finanze e quello dello Sviluppo economico.
I due ministeri, allora presieduti da Grilli e Passera, avevano già emanato il decreto nello scorso dicembre, ma mancavano alcune norme attuative che sono state riprese in mano adesso dal nuovo esecutivo nazionale. Gli interventi vanno a favorire la nascita delle start up, cioèfavorire chi investe e scommette su queste società innovative. Molti interventi sono finalizzate al mondo dell’imprenditoria giovanile, come ad esempio il bonus assunzioni per le start-up.
Sono state limate alcune imprecisioni del grande decreto sullo sviluppo costruito da Corrado Passera. La firma di questi due decreti da parte dei due nuovi ministri competenti non sarà perಠl’ultimo atto per vedere questi due decreti attuati. I testi di legge dovranno essere inviati agli uffici europei per la notifica. Proprio per questo i due ministeri hanno lavorato attentamente per correggere ogni dettaglio e avere cosଠuna veloce approvazione da parte degli organi di controllo europei.
I provvedimenti sono in linea con le norme per stimolare la crescita da parte dell‘Olanda, già ratificate dall’Europa. I colloqui con Bruxelles sono stati stretti e frenetici per evitare ogni tipo di intoppo. I benefici per gli investitori hanno efficacia triennale, 2013 compreso, quindi ènecessario stringere i tempi per poter sfruttare questo bonus. Tra l’altro nel caso di start up particolarmente innovative, occorre circa un anno per valutare l’idea, effettuare un’operazione di scouting e definire se investire o no. Le norme prevedono inoltre delle agevolazioni per start-up innovative.
Il decreto sviluppo bis ècostituito da sei articoli tracciando i profili di chi puಠaccedere o meno agli incentivi fiscali.
I punti principali sono:
- le agevolazioni fiscali sono cumulabili con le esenzioni sulle remunerazioni attraverso stock option e valgono per il periodo 2013-2015
- detrazione del 19% per le persone fisiche e deduzione del reddito di impresa per i soggetti Ires del 20%
- gli sconti fiscali sono subordinati alla iscrizione della start up nella sezione speciale del registro delle imprese