Le aziende, secondo quanto riportato dall’ultimo numero della rivista di Hays, hanno moltissimi vantaggi da una policy d’inclusione ovvero dalla valorizzazione delle differenze all’interno dell’azienda. Il punto di partenza sembra scontato ma il vantaggio competitivo èimmenso.Â
Il punto di partenza di Hays
Ogni individuo à¨, infatti, dotato di qualità uniche e di un modo di pensare diverso rispetto a quello degli altri, che nascono da un background culturale specifico e dalle esperienze personali. Le aziende hanno quindi la possibilità di trarre vantaggio da queste differenze, sfruttando al meglio le capacità e i punti di forza di un gruppo di lavoro vasto ed eterogeneo.
I vantaggi e il modo di agire pi๠remunerativo
Carlos Soave, Managing Director Hays Italia, aggiunge:
“Riconoscendo il valore che i singoli individui possono portare all’azienda, si incoraggia anche l’innovazione: le capacità di problem solving migliorano grazie al semplice fatto che le difficoltà vengono affrontate e risolte in modo diversoâ€.
“Un’impresa – continua Soave – deve incoraggiare l’uguaglianza fin dal processo di ricerca e selezione. Dall’annuncio al colloquio, il recruiter deve infatti includere candidati con background personali e professionali diversi per eliminare ogni possibile pregiudizio nella scelta finaleâ€. Ogni professionista contribuisce in modo unico al successo di un’azienda, ma èresponsabilità del manager capire i punti di forza e di debolezza del proprio team. Promuovendo la diversità fin dalla selezione, le imprese possono cosଠassicurare alle nuove risorse la divisione pi๠affine alle loro skill.
Il che vuol dire che l’azienda deve sviluppare e incoraggiare una politica basata sull’inclusione che crei un ambiente adatto allo sviluppo armonico dei lavoratori. Chi lavora deve sentirsi libero di condividere idee e pensieri con i colleghi nel rispetto delle idee altrui. Tutti sono a caccia di talenti, ancora pochi quelli che pensano a come coltivarli in casa.