Il decreto ministeriale sulla rimodulazione volontaria degli incentivi alle fonti rinnovabili elettriche èpronto. Sono escluse dal provvedimento le fonti rinnovabili fotovoltaiche. Il DM propone scadenze per esercitare l’opzione e modalità di presentazione della domanda.
Il decreto del 6 novembre 2014 èfinalmente stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale sul numero 268 del 2014. Con questo decreto si dà seguito agli incentivi per gli impianti da fonti rinnovabili non fotovoltaiche ammessi alla rimodulazione.
La rimodulazione volontaria degli incentivi alle fonti rinnovabili elettriche èspiega nel decreto Destinazione Italia. àˆ applicata agli esercenti degli impianti che optano per l’estensione del periodo di incentivazione di 7 anni con la conseguente riduzione dell’erogazione annua.
Questo tipo di incentivi èpensato per i produttori di energia elettrica da fonti rinnovabili, che sono titolari di impianti che beneficiano di certificati verdi. Per la determinazione degli incentivi si fa riferimento all’energia elettrica prodotta dagli impianti a fonti rinnovabili esistenti.
Per tutti i produttori di energia ci sono due opzioni, cui vanno ad aggiungersi i nuovi finanziamenti. Per quanto riguarda le opzioni si puಠcontinuare ad usufruire del regime incentivane spettante per il periodo di diritto residuo, oppure si puಠscegliere la rimodulazione dell’incentivo. In questo secondo caso l’azienda accede ad incentivi ridotti di una percentuale specifica in base al tipo di impianto.
Si puಠaccedere all’incentivo anche in caso di interventi di potenziamento, di ricostruzione integrale, di rifacimento degli impianti a biomasse a patto che la potenza non sia superiore a 1MW. L’opzione dovrà essere richiesta entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto ministeriale, quindi non oltre il 17 febbraio 2015.