I due modelli sono molto simili, sebbene la diversa natura dei dichiaranti comporti alcune differenze (si pensi alla possibilità riservata alle sole persone fisiche di aderire ad uno dei regimi contabili agevolati).
Periodicamente, i due modelli sono soggetti ad aggiornamento, per accogliere le modifiche legislative avvenute nel frattempo o per migliorarne forma e fruibilità .
Pochi giorni fa èavvenuto il decimo cambiamento della loro storia: e infatti dal primo gennaio si devono utilizzare le versioni AA7/10 e AA9/10, mentre le versioni precedenti vanno in pensione.
Quali sono i cambiamenti intervenuti? In realtà le modifiche sono soltanto due, e per di pi๠esclusivamente nelle istruzioni, dato che i modelli veri e propri restano uguale a prima.
Ma sono due novità di un certo rilevo.
La prima riguarda il caso di un soggetto non residente che apre partita IVA in Italia avendo qui da noi una stabile organizzazione: mentre in precedenza poteva indifferentemente nominare un suo rappresentante fiscale oppure attribuire partita IVA alla stabile organizzazione, o anche entrambe le cose, una recente sentenza della Corte di Giustizia ha stabilito che la duplice soluzione èinammissibile. Istituire un rappresentante fiscale, dunque, èammesso solo se non vi èstabile organizzazione, che altrimenti prevale.
La seconda modifica riguarda le modalità di presentazione. Dopo una lunghissima fase sperimentale, dal primo aprile diverrà obbligatoria (solo per le imprese) la Comunicazione Unica alla Camera di Commercio, che fra le varie cose includerà i modelli AA7 e AA9. Fino al 31 marzo, invece, la Comunicazione Unica convivrà con le modalità di presentazione tradizionali.