L’INPS si rivolge di norma a tutti gli intermediari abilitati, tra cui ci sono ovviamente sempre i commercialisti.
Questo il chiarimento dell’Istituto di Previdenza Sociale che spiega come anche i commercialisti iscritti all’Albo siano abilitati per la trasmissione delle richieste per gli assegni familiari (ANF) dei lavoratori amministrati.Â
Anticipata dal CNDCEC, la novità arriva in seguito alla revisione delle modalità di trasmissione delle domande dei lavoratori dipendenti.Â
A partire dallo scorso 1 aprile 2019 le richieste di assegno per il nucleo familiare che provengono da lavoratori del settore privato non agricolo devono essere necessariamente presentate all’INPS attraverso l’invio in modalità telematica.Â
Prima del 1 aprile le domande potevano essere inoltrate dai lavoratori stessi, purchè in possesso di PIN e di SPID o di Carta Nazionale dei Servizi e ovviamente anche dai patronati e intermediari dell’Istituto stesso. Successivamente l’INPS ha deciso di estendere la possibilità di invio anche ai dottori commercialisti e agli esperti contabili purchè iscritti all’Albo.
Stando cosଠle cose resta inalterata la possibilità di poter presentare domanda ANF online anche tramite Patronati, ma sarà anche possibile ricorrere alla delega ai professionisti, a cui i cittadini potranno rivolgersi per effettuare l’inno telematico delle loro domande ANF: rientrano nella categoria quindi commercialisti e consulenti del lavoro.Â
Un cambiamento, quello dell’Inps che raccoglie le proposte dei commercialisti visto che l’ente di patronato era stato indicato come l’unico intermediario abilitato all’inoltro della domanda di ANF per conto dei lavoratori, ma anche precludendo la possibilità  commercialisti, avvocati e consulenti la possibilità di operare in tal senso.Â
ASSEGNI FAMILIARI, DAL 1 APRILE SOLO INVIO ONLINEÂ
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