àˆ questo, con tutta probabilità , anche il caso dell’ultima dichiarazione fiscale tirata fuori dal cilindro nella manovra economica recentemente convertita in legge dal Parlamento: la comunicazione di tutte le operazioni intercorse con fornitori o clienti residenti nei paradisi fiscali e finanziari segnalati nelle famigerate liste nere (“black listâ€) elaborate a suo tempo dal ministero delle Finanze.
Le operazioni da comunicare sono quelle verificatesi a partire dal primo luglio, con cadenza mensile o trimestrale secondo l’entità delle stesse.
E proprio qui sorge il problema: i contribuenti tenuti all’invio mensile, infatti, dovrebbero provvedere entro il 31 agosto, ed èfacile immaginare quanto questa data appaia scomoda per motivi pratici.
Ma il vero problema, in realtà , èun altro, ed èstato segnalato al ministero da parte di Assosoftware, l’associazione che riunisce le case produttrici dei programmi di contabilità utilizzati da aziende e consulenti. Le specifiche tecniche sono state emanate molto recentemente, e i software sono dunque ancora per lo pi๠da realizzare (e, d’altronde, con i tecnici in vacanza non èfacile).
E ancora: permangono tanti dubbi sul contenuto di tali comunicazioni fiscali, a partire dall’esatta identificazione dei Paesi “black listâ€, problema che anche noi abbiamo già affrontato in altri articoli. Un urgente chiarimento da parte dell’Agenzia delle Entrate èdunque atteso con ansia.
àˆ per tutti questi motivi che èormai dato per certo un decreto ministeriale che sposti per i contribuenti con cadenza mensile la scadenza per le spedizioni riferite a luglio, agosto e settembre al 31 ottobre, parificandoli ai “trimestraliâ€.
Fonte: Il Sole 24 Ore