Un contribuente potrebbe ritrovarsi per le mani una cartella di pagamento ritenuta illegittima. In questo caso specifico èpossibile fermare l’iter di ripresa forzata con una dichiarazione ma le ragioni della richiesta devono essere veritiere. Come procedere con l’F24 in caso di multa.
A spiegare come procedere in caso si voglia andare contro una cartella di pagamento illegittima èla risoluzione 14/E del 22 marzo 2016 che istituisce i codici tributo tramite modello F24. A spiegare come funziona il tutto ci ha pensato FiscoOggi di cui riportiamo una sintesi esplicativa.
Istituiti, con la risoluzione n. 14/E del 22 marzo 2016, i codici tributo per versare, tramite modello F24, con uno la somma dovuta a titolo di sanzione dal contribuente/debitore che ha prodotto documentazione fraudolenta al concessionario per bloccare la procedura di recupero coattivo, con l’altro le spese di notifica. […]
Il codice “8117†denominato “Sanzione amministrativa pecuniaria – articolo 1, comma 541, della legge 24 dicembre 2012, n. 228†serve proprio a versare tale multa; l’“8118â€, invece, èrelativo al pagamento delle spese di notifica. Perchè, naturalmente, sarà l’ente creditore a stabilire, entro i limiti di legge, il quantum della sanzione dovuta e a darne notizia al debitore.
Ad accoglierli, la sezione “Erario†dell’F24, in corrispondenza delle somme indicate nella colonna “importi a debito versatiâ€. Per quanto riguarda il riferimento temporale da riportare nel modello, questo va ricavato, insieme al codice ufficio, nell’atto di contestazione e/o del provvedimento di ordinanza-ingiunzione emesso dall’ufficio dell’Agenzia delle Entrate.
In caso di versamento frazionato, per il codice tributo “8117†bisogna specificare, nel campo “rateazione/regione/prov./mese rif.â€, il numero della rata in pagamento e quello complessivo delle rate (ad esempio, “0103â€, per segnalare che si sta versando la prima di tre rate).