Innanzitutto, all’apice di ogni pagina va riportato il codice fiscale del dichiarante. Dopodichè, affrontiamo il frontespizio.
Nella prima sezione (“Tipo di comunicazioneâ€), non andrà segnato nulla in occasione della prima spedizione. Se perಠsi tratta di correggere una comunicazione già inviata e non èancora passata la scadenza di legge, si barrerà la casella “Correttiva nei terminiâ€; se il termine, invece, fosse già passato, si barrerà “Comunicazione integrativaâ€.
Nella seconda sezione (“Periodo di riferimentoâ€), indicheremo l’anno e il mese o trimestre in cui sono intercorse le operazioni che intendiamo comunicare, nonchè barreremo la casella “Variazione di periodicità †se, in occasione di tale spedizione, essa passa dalla mensile alla trimestrale o viceversa rispetto al periodo precedente.
Le sezioni rimanenti (“Dati del contribuenteâ€, “Dichiarante diverso dal contribuenteâ€, “Firma della comunicazione†e “Impegno alla presentazione telematicaâ€) sono estremamente simili ai riquadri corrispondenti nelle altre dichiarazioni fiscali.
Occorrerà quindi indicare i dati anagrafici del contribuente (persona fisica o soggetto diverso che sia) incluso il numero di partita IVA, lo Stato estero di residenza e l’eventuale numero d’identificazione IVA per i non residenti, i dati anagrafici di chi presenta la dichiarazione se èun soggetto diverso dal contribuente (erede, tutore legale ecc.), i dati dell’eventuale intermediario incaricato della trasmissione via Entratel (con le consuete informazioni su data e tipologia dell’impegno alla presentazione), il numero dei moduli del quadro A contenuti nella comunicazione.
Una volta stampata la comunicazione inviata, infine, il dichiarante e l’eventuale intermediario dovranno apportare fisicamente la loro firma nei campi predisposti.