Il largo anticipo rispetto al solito dipende dal fatto che moltissimi contribuenti avranno la necessità di presentare la dichiarazione il prima possibile (slegandola da UNICO) per usufruire della possibilità di compensare i crediti IVA, sul cui impiego èstato recentemente deciso un pesante giro di vite.
Le novità sono pi๠di forma che di sostanza: in effetti, le modifiche legislative in tema di IVA nell’ultimo anno sono state poche. Fra le altre cose, si segnala la necessità di specificare, all’interno di acquisti e cessioni con imposta ad esigibilità differita, gli importi derivanti dalle nuove norme sull’IVA per cassa e, nel frontespizio, l’introduzione di una nuova sezione destinata a raccogliere le dichiarazioni e sottoscrizioni dell’organo di controllo contabile, indispensabili, come accennato, per usufruire delle compensazioni del credito IVA sopra certi importi.
Ma i veri cambiamenti, come accennato, sono formali e riguardano la struttura del modello, resa pi๠razionale. Scompare del tutto il quadro VG, in cui si indicavano numerosissime circostanze incidenti sulla detrazione dell’imposta sugli acquisti: parte di queste informazioni, come quelle destinate a calcolare il pro-rata di deducibilità , sono ora accolte nel quadro VF (che raddoppia di dimensioni) e parte cade nel dimenticatoio.
Drastica riduzione anche al quadro VA, destinato a raccogliere dati di carattere generale e statistico sul dichiarante: anche in questo caso, molti dati sono ora ridistribuiti negli altri quadri e qualcuno, evidentemente di secondaria importanza, non èpi๠richiesto e scompare nel nulla.
Sempre con la finalità di ridurre le dimensioni del modello, spariscono parecchi righi finalizzati a determinare somme parziali o a riportare valori già indicati altrove: d’ora in avanti, dagli input di base si passerà direttamente ai totali.