L’assicurazione pensata per le casalinghe èstata imposta da una legge all’inizio degli anni 2000 ma da allora le sottoscrizioni sono in calo tanto che l’INAIL, in collaborazione con l’Agenzia delle Entrate, ha deciso di spendere un po’ pi๠di un milione di euro per promuovere il prodotto.
Cosa pensano i consumatori? Forse èda qui che bisogna partire per analizzare il settore delle assicurazioni per le casalinghe. In pratica i consumatori ritengono che a fronte del versamento di 12 euro all’anno non si ottengano vantaggi reali e consistenti e in pi๠pensano che siano assenti (e in effetti la situazione sembra questa) le sanzioni originariamente previste per chi non si assicura. Di conseguenze negli anni, questa polizza èrisultata sempre meno appetibile e oggi possiamo dire che non ci sia un effettiva gara a chi se ne aggiudica prima una.
La polizza per le casalinghe èdedicata a chi si occupa dei lavori domestici e ha un’età compresa tra 18 e 65 anni. Inizialmente era stata considerata ideale anche per gli studenti fuori sede e per i disoccupati che in casa sono costretti a rimanere pi๠del previsto.
Il costo èdi circa 12 euro e ci si mette al riparo dagli incidenti domestici. Non sono previsti limiti di sottoscrizione per gli uomini che su 1,2 milioni di polizze sottoscritte l’anno passato, oggi rappresentano una buona fetta e sono circa 12500. Gli esperti stimano che oggi sia assicurato soltanto un quinto della platea ufficiale. Se nel 2014 sono state sottoscritte 1,2 milioni di polizze casalinghe, infatti, la platea che avrebbe dovuto farlo era di 5-6 milioni di persone.