L’assegno divorzile èquello che tiene legate le coppie anche quando si sono dette addio davanti al giudice. àˆ quella cosa che indispettisce l’uomo, costretto in passato a pagare sempre e comunque un’indennità alla ex moglie. Adesso perಠle cose sono un po’ cambiate.Â
L’assegno divorzile èmobile nel senso che si puಠridurre, puಠaumentare o, in alcuni casi, rimanere lo stesso, anche se cambiano un po’ le condizioni. Proviamo a fare ordine tra i diversi casi:
Quando l’assegno si riduce
- quando la donna forma un’altra famiglia e mette al mondo un altro figlio. Se le nuove circostante hanno causato il depauperamento delle sostanze dell’obbligato, l’assegno èridotto del 50%;
- quando l’obbligato perde il lavoro o i guadagni sperati in fase di avvio di un’impresa non arrivano effettivamente;
- quando l’obbligato deve sostenere delle spese per esercitare il diritto di visita alla prole quando c’èl’affido congiunto e la collocazione presso la madre che si trasferisce lontano dall’abitazione originaria.
Quando l’assegno aumenta
-  quando il marito separato rifiuta di lasciare il tetto coniugale di cui non ètitolare e la ex moglie puಠchiedere un rimborso per le spese di locazione di un nuovo alloggio;
- quando l’obbligato ha ottenuto una cospicua eredità che lo ha reso pi๠ricco;
- quando l’obbligato ha hobby molto costosi e il suo tenore di vita èmolto pi๠alto di quello della moglie che deve assistere economicamente.
Quando l’assegno resta uguale
- quando il miglioramento economico dell’obbligato non muta radicalmente l’equilibrio tra i due ex;
- quando vengono a mancare gli aiuti dei parenti, a patto di non dimostrare che si era riusciti a pagare fino a quel momento soltanto con gli aiuti;
- quando cambiano le condizioni di salute della ex;
- quando c’èun peggioramento economico dovuto a scelte finanziarie imprudenti.