I contribuenti che presentano il modello UNICO sono tenuti a versare i saldi e gli acconti dei tributi che ne derivano (IRPEF, IRES, addizionali regionali e comunali, imposte sostitutive, contributi INPS) entro il 16 giugno, oppure entro il 16 luglio con la maggiorazione dello 0,4%.
Sennonchè, i titolari di partita IVA soggetti agli studi di settore hanno dovuto attendere i giorni scorsi per avere finalmente a disposizione gli appositi modelli per la comunicazione dei dati.
Cosicchè, mentre restano ferme le scadenze citate per la generalità dei contribuenti, il decreto ministeriale ha stabilito un rinvio per tutti i soggetti esercitanti un’attività d’impresa o di lavoro autonomo per la cui attività sono stati emanati gli studi di settore.
Il rinvio riguarda tutti i versamenti indicati (con l’aggiunta dell’IRAP) e concerne chiunque abbia uno studio di settore di riferimento, anche quando di fatto lo studio stesso non si applica perchè si èin presenza di una causa di esclusione o inapplicabilità , salvo quando il volume d’affari superi la soglia di 7.500.000 euro.
Il rinvio riguarda, inoltre, anche quei soggetti che godono di redditi da partecipazione in società sottoposte alla medesima proroga per i motivi già descritti.
La proroga èpari a venti giorni: la scadenza del 16 giugno slitta quindi al 6 luglio, e quella del 16 luglio diviene il 5 agosto. Chi scegliesse di rateizzare i pagamenti e versare al 6 luglio la prima rata, deve ricordare che per le rate successive si mantengono le scadenze tradizionali: 16 luglio, 16 agosto e cosଠvia.