Con un comunicato ufficiale, l’Agenzia delle Entrate ha spiegato che i fondi stanziati dovrebbero comunque risultare sovrabbondanti rispetto alle esigenze, e quindi non ci sarebbe nessun bisogno di sgomitare il 12 giugno, potendo rimandare l’incombenza alle settimane successive; ma, come èvidente, fidarsi èbene fino ad un certo punto.
Vediamo dunque gli elementi da conoscere. Innanzitutto, vanno presi in considerazione i quarantotto mesi antecedenti la data di emanazione del decreto anticrisi (29 novembre 2008): di fatto, dunque, interessano i versamenti IRPEF o IRES eseguiti in seguito alle dichiarazioni presentate fra il 2005 e il 2008, dalla cui base imponibile si deve scalare il 10% di IRAP effettivamente versata purchè in presenza di spese per il personale dipendente o parasubordinato oppure di interessi passivi; l’imposta sui redditi cosଠricalcolata sarà necessariamente inferiore a quella determinata a suo tempo, e la differenza si potrà chiedere a rimborso.
Chi aveva già presentato per conto proprio una richiesta di rimborso tramite le vie ordinarie dovrà ugualmente presentare l’istanza telematica.
Se le somme richieste indietro furono versate originariamente fra il 29 novembre 2004 e l’11 agosto 2005, l’istanza telematica va inviata a pena di decadenza entro l’11 agosto 2009; se invece furono versate in data successiva, l’istanza va inviata entro i sessanta giorni seguenti alla scadenza dei quarantotto mesi dalla data di versamento.
Ma, mentre scriviamo, arriva una notizia dell’ultim’ora: èstata annunciata l’attesissima proroga a settembre del click-day.