Il termine, infatti, èquello di mercoledଠ30 settembre. àˆ entro quella data che andranno inviati innanzitutto, il modello UNICO: ossia l’ordinaria dichiarazione dei redditi (la sua alternativa, il 730, èuna soluzione semplificata prevista soltanto per chi detiene redditi da lavoro dipendente e assimilati), che, per imprese e professionisti, deve contenere anche la dichiarazione IVA e gli studi di settore (o i parametri contabili o gli indicatori di normalità economica, a seconda dei casi).
Inoltre, sempre entro la stessa data, deve essere inviata la dichiarazione IRAP, che proprio a partire da quest’anno èslegata dal modello UNICO e va presentata in forma a se stante.
Entrambe le dichiarazioni possono essere inviate esclusivamente in via telematica, direttamente da parte del contribuente o indirettamente per il tramite di un intermediario abilitato. In alcuni casi marginali, UNICO puಠessere presentato anche in forma cartacea presso banche e uffici postali, ma in quest’ipotesi il termine per la consegna èscaduto il 30 giugno.
Cosa avviene se le dichiarazioni sono spedite in ritardo? Esistono due possibilità : se il ritardo non supera i novanta giorni (si parla, dunque, del 29 dicembre) l’invio èvalido ma il contribuente subisce una sanzione pari almeno a 258 euro per ogni dichiarazione, riducibile a 21 euro se si ricorre alla procedura del ravvedimento operoso.
Se invece il ritardo supera i novanta giorni, la dichiarazione si considera omessa a tutti gli effetti di legge, e tuttavia il modello inviato puಠessere impiegato dall’Agenzia delle Entrate per trarre informazioni utili per la successiva attività di accertamento.