In questo modo, dunque, l’Agenzia delle Entrate potrà confrontare in maniera pi๠chiara e agevole le eventuali incongruità tra quanto dichiarato e le spese sostenute.
La misura dovrebbe diventare operativa a partire dal prossimo ottobre, tuttavia nel frattempo gli addetti ai lavori hanno già sollevato alcuni dubbi in merito. Non si èben capito, infatti, se dovranno essere comunicati anche gli acquisti rateali, per non parlare di una possibile violazione delle norme sulla privacy per via della necessità di comunicare anche i dati fiscali del soggetto che acquista.
Cosଠcome accaduto per la black list, tuttavia, le imprese sono preoccupate soprattutto per i costi aggiuntivi che comporteranno questi nuovi adempimenti. Anche se l’Agenzia delle Entrate ha rassicurato tutti spiegando che si tratterà di una semplice operazione da effettuare online, èinevitabile che l’adempimento di questo nuovo obbligo di natura fiscale porterà via alle aziende parecchio tempo prezioso.
Secondo una prima stima l’introduzione dello spesometro andrà a produrre per l’Erario un gettito extra di 600 milioni di euro.