Praticamente sono spariti, sostituiti dagli ISA, ma gli Studi di Settore fanno ancora parlare di sè: a pochi mesi dal definitivo addio, gli Studi di Settore diventano oggetto delle lettere di compliance che l’Agenzia delle Entrate sta inviando in questi giorni.Â
In particolare, le lettere di compliance sono relative a riscontrare le anomalie relative al triennio 2015-2016-2017: questo èquanto viene riportato all’interno del provvedimento dello scorso 27 giugno 2019.Â
Tutte le lettere di compliance sugli studi di settore verranno caricate all’interno del Cassetto Fiscale e i titolari di partita IVA destinatari delle comunicazioni dell’Agenzia delle Entrate avranno la possibilità di poter regolarizzare la propria posizione fiscale tramite il ravvedimento operoso.Â
Le lettere di compliance potranno essere visionate accedendo al Cassetto Fiscale o tramite Entratel per gli intermediari.Â
Sono invitati alla regolarizzazione delle anomalie sugli studi di settore, imprese e professionisti (per omessa indicazione del valore dei beni strumentali in presenza di ammortamenti), imprese (per situazioni di incoerenza nella gestione del magazzino o per incoerenza dello studio di settore presentato e gli “elementi specifici†dell’attività dichiarati.
In generale sono 68 in tutto le anomalie prese in esame dall’Agenzia delle Entrate, ma vengono esclusi dalle lettere di compliance alcune categorie di contribuenti.Â
Tra questi, chi abbia cessato l’attività o hanno chiuso la partita IVA o sono deceduti o siano stati interessati negli anni 2017 e 2018 da una comunicazione di anomalia rilevata che sia stata rilevata nei dati degli studi di settore, chi per periodo d’imposta 2017 abbia presentato il modello degli studi di settore, ma abbia indicato una causa di esclusione.Â
AGENZIA DELLE ENTRATE, IN ARRIVO LE LETTERE DI COMPLIANCE