Le istruzioni hanno interesse non solo per le imprese di servizi ma anche per le ditte operanti nella grande distribuzione (e che dunque trasmettono i corrispettivi telematicamente già dal 2005), poichè le modalità tecniche sono state recentemente variate dall’Agenzia delle Entrate.
La trasmissione va eseguita ogni mese entro il giorno 15, con i dati relativi al mese precedente; se il 15 ègiorno festivo, la scadenza slitta al giorno feriale successivo. Anche se si èin ritardo con un mese, non si puಠinviare i dati del mese successivo: occorre seguire un rigido ordine cronologico.
L’azienda che aderisce per la prima volta al sistema deve segnalarlo valorizzando l’apposita funzione del software predisposto dall’Agenzia delle Entrate, e discorso inverso se si sceglie di revocare l’opzione e tornare alla registrazione tradizionale dei corrispettivi. La revoca diviene obbligatoria qualora i requisiti dimensionali richiesti per aderire al sistema dovessero venir meno con il tempo.
La trasmissione concerne un unico file onnicomprensivo: esso, infatti, deve contenere i dati di tutti i corrispettivi del mese provenienti da tutti i punti-vendita, inclusi quelli documentati con fattura.
I corrispettivi vanno perಠripartiti per punto-vendita e per categoria di operazione (imponibili, non imponibili, esenti, esclusi da IVA, nonchè le eventuali operazioni soggette ad un regime speciale, come la cessione di prodotti editoriali), e le operazioni imponibili vanno ripartite sulla base dell’aliquota applicata.
Se i corrispettivi sono rilevati secondo il metodo speciale della ventilazione, la procedura telematica prevede dei campi specifici in cui indicarli.
Infine, occorre identificare distintamente ogni punto-vendita sulla base del numero R.E.A. (Repertorio Economico Amministrativo) attribuito dalla Camera di Commercio, anche se fosse ancora provvisorio.