Ci sono voluti quasi due anni, ma alla fine èscattato il primo intervento dell’Agcom per bloccare fatturazione a 28 giorni che èstata introdotta nel 2015 e che presenta una mensilità in pi๠rispetto alle 12 canoniche annuali, regalando di fatto la tredicesima mensilità alla compagnia telefonica.
L’autorità garante delle comunicazioni ha annunciato di voler far scattare una serie di sanzioni nei confronti degli operatori telefonici Tim, Wind Tre, Vodafone e Fastweb che non si sono attenute al mantenimento delle disposizioni revocando le tredici fatture. Insomma buone notizie per i consumatori, anche se si attendono ulteriori azioni da parte dell’Agcom che teme che la procedura scorretta possa estendersi anche in altre settori.Â
L’Agcom tra l’altro interviene solo nel momento in cui la fatturazione a 28 giorni èstata imposta al fisso (rispetto al mobile dove vale il mercato libero). Le compagnie intanto sono rivolte al Tar, facendo ricorso contro la delibera, ma continuando ad applicare i rincari.
Con la tredicesima mensilità i consumatori si trovano a dover pagare un aumento del costo annuale dell’8,5%.
Per recedere dal contratto èpassibile chiedere il recesso dal contratto scegliendone un’altra che non applichi la stessa fatturazione a 28 giorni. Si puಠanche fare ricorso come suggerisce il Codacons tramite un “reclamo/diffida con richiesta di rimborso di quanto versato illegittimamente in pi๠per ogni bolletta a 28 giorni inviata dal gestore in indirizzo”.
AGCOM INTEVIENE SULLA BOLLETTA MENSILE
àˆ anche possibile rivolgersi al Co.Re.Com, i comitati regionali per le comunicazioni che possono conciliare le controversie in materia di telecomunicazioni tra utenti e operatori delle telecomunicazioni. Se la compagnia non effettua il riscontro da parte dell’operatore entro il termine di 30 giorni o in caso di risposta negativa alla richiesta di rimborso èpossibile inviare il formulario Ug precompilato disponibile sul sito di Codacons accedendo alla conciliazione presso i co.Re.Com.