Il business della calza della Befana in Italia? Un giro d’affari che interessa 34mila imprese, soprattutto del settore dolciario e che vede l’impiego di 133 mila persone.Â
Si tratta di un giro d’affari per le imprese che vale 100 milioni nell’arco di una sola settimana con una distribuzione annuale di 5 miliardi con Cuneo al primo posto (1,6 miliardi), di Bologna al secondo (413 milioni), di Milano al terzo (325 milioni), di Roma al quarto (213 milioni).
I dati sono sono stati raccolti dalla Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi in base a quanto dichiarato Dale Registro Imprese al terzo trimestre 2018 relativi alle imprese attive nel settore dolciario tra produzione, commercio all’ingrosso e dettaglio. Le regioni che invece presentano la maggiore concentrazione delle aziende del settore dolciario sono la Sicilia (5.298, pari al 15,5% del dato nazionale totale) e la Campania (3.599, 10%).
La calza della Befana viene appesa in una casa su tre (il 36%) mentre ad una minoranza del 14% la Befana porta altri regali, il resto non festeggia visto che non ha bambini in casa come emerge dallo studio Coldiretti/Ixe’ per la Festa dell’Epifania.
Che cosa contengono le calze della Befana?
Non mancano ovviamente le cioccolate, le caramelle e il carbone dolce, ma non manca l frutta secca, soprattutto fichi e prugne secche, ma anche nocciole, noci e ovviamente biscotti fatti in casa.Â
Per molti bambini inoltre l’arrivo della Befana diventa l’occasione per ricevere gli ultimi regali delle feste con l’arrivo di giochi e giocattoli, ma ultimamente il rito si èdiffuso anche tra gli adulti che sfruttano l’occasione per potersi scambiare o farsi doni, anche simbolici magari approfittando dei saldi cominciati nella maggior parte delle regioni italiani il 5 gennaio e che contribuiscono a movimentare il giro di affari delle festività natalizie.Â
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