La prima cosa da fare in questi casi èinviare immediatamente una lettera di contestazione mediante raccomandata con ricevuta di ritorno, a seguito della quale il fornitore del servizio effettuerà le dovute verifiche ed entro 40 giorni dal ricevimento di tale lettera dovrà comunicare all’utente l’esito di tali verifiche.
La lettera, in particolare, oltre ad indicare i dati del mittente e della società che figura come destinatario, deve anche indicare espressamente che con la presente si intende contestare la bolletta relativa al periodo indicato, per via di un consumo fatturato superiore rispetto a quello risultante dalla lettura del contatore o da altro fattore, che allo stesso modo deve essere esplicitamente indicato. La lettera, inoltre, deve essere conclusa con la richiesta di effettuare le necessarie verifiche e di emettere nuova bolletta oppure di rimborsare i soldi indebitamente pagati, nel caso in cui si sia già provveduto al pagamento. Non bisogna inoltre dimenticare di allegare copia della bolletta oggetto della contestazione.
In questi casi la maggior parte delle persone tende a pagare la bolletta, pur essendo consapevoli del fatto che la somma non corrisponde all’effettivo consumo e che quindi la società emittente ha commesso uno sbaglio. Il timore, infatti, èche per via del mancato pagamento vengano staccate le utenze. A riguardo, tuttavia, èbene sapere che la società fornitrice del servizio, in caso di mancato pagamento, prima di staccare l’utenza deve inviare una raccomandata in cui viene indicato il termine ultimo per il pagamento, e che non puಠavere una durata inferiore a cinque giorni dalla comunicazione, altrimenti verrà sospesa la fornitura.