Altroconsumo ha deciso e sta per lanciare la class action contro Facebook per lo scandalo dati: l’associazione si unirà  alle organizzazioni partner in Belgio, Spagna e Portogallo, contro la società Zuckerberg chiedendo un risarcimento di almeno 200 euro per tutti gli utenti del social network a causa dell’uso improprio che ha fatto dei dati degli iscritti nel corso di questi anni.
L’azione collettiva risarcitoria chiesta contro Facebook mira a contestare la pratica commerciale del social network che èstata ritenuta scorretta vista la mancanza di una chiara informativa circa la raccolta e l’utilizzo dei dati del cliente per finalità informative e commerciali: al momento di attivazione dell’account, viene invece garantito l’utilizzo gratuito del social.Â
Ovviamente al momento dell’iscrizione èobbligatorio rilasciare il consenso per la trasmissione dei dati: la raccolta e l’utilizzo dei dati perಠavvengono in modo automatico e senza che i consumatori ne abbiano consapevolezza. L’atto di citazione verrà depositato dagli avvocati di Altroconsumo presso il Tribunale di Milano e per aderire èsufficiente partecipare tramite il sito dell’associazione.
Altroconsumo insomma non intende accontentarsi solo delle scuse di Zuckerberg che ha ammesso che i dati sono stati utilizzati in modo improprio, ma intende puntare a un vero e proprio risarcimento considerato d’obbligo tendendo conto dei benefici commerciali che Facebook ha ottenuto violando la privacy degli utenti.
Il risarcimento minimo di 200 euro, che include un valore economico dei dati e dei danni morali, puಠcomunque variare sulla base dell’utilizzo che si èfatto di Facebook nel corso di questi anni.
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