Con la fine del secondo mese del 2018, arrivano anche le prime stime Istat relative all’inflazione che a febbraio èstata registrata in calo: si tratta di stime preliminari da parte dell’Istat che segnalano come in ogni caso l’indice dei prezzi al consumo (Nic) èaumentato dello 0,1% su base mensile e dello 0,6% su base annua (era +0,9% a gennaio 2018). Dati che segnano anche il livello pi๠basso registrato dal dicembre 2016 quando era attestato intorno a +0,5%.
Nel riportare i dati preliminari, l’Istat conferma che si tratta di una frenata dell’inflazione che si deve solo quasi esclusivamente alle componenti pi๠volatili.Â
L’Istituto registra pertanto il calo dei prezzi sugli alimentari freschi con un calo del -3,2%, che inverte invece la tendenza del +0,4% registrata a gennaio 2018.
A determinare un calo dell’inflazione concorre anche il rallentamento della crescita dei prezzi dei beni energetici già da qualche tempo a questa parte.
L’Istat rileva inoltre che i prezzi dei beni alimentari, relativi alla cura della casa e della persona e che vanno a comporre il carrello della spesa, sono diminuiti dello 0,2% su base mensile, e sono diminuiti del 0,1% su base annua anche in questo caso invertendo la tendenza del +1,2% che èstata registrata a gennaio 2018.
Il calo dell’inflazione registrata a febbraio 2018 si attesta come il pi๠basso registrato a partire dal novembre 2016 quando fu registrato lo stesso calo dello 0,1% mentre nel mese di ottobre 2016 si era registrata una flessione dello 0,2%.
L’inflazione di fondo al netto degli energetici e degli alimentari freschi sale invece di un decimo di punto percentuale (+0,7% da +0,6% di gennaio) causato soprattutto dal rialzo, causato dalla stagione, dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+1,5%), quindi se su base annua diminuisce la crescita dei prezzi dei beni (+0,5% da +1,3% di gennaio, aumenta quella dei servizi +0,8% da +0,6%.
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