Cambiano, anche se di poco, le tendenze sui consumi e le spese degli italiani che tornano a spendere e a risparmiare di meno: i dati Istat presentati nell’ambito dei Conti nazionali per settore istituzionale per gli anni 2015-2017, risultati risultano essere in linea con i Conti nazionali e il Conto delle amministrazioni pubbliche che sono stati resi noti lo scorso 4 aprile.
Nel corso del 2017 le famiglie italiane hanno aumentato la spesa per consumi finali con un aumento del +2,5% in termini nominali e in modo superiore rispetto all’incremento del reddito disponibile pari a +1,7%. Insomma i consumi tornano in effetti a crescere.Â
Scende quindi la tendenza al risparmio delle famiglie collocandosi intorno al 7,8% con -0,7 punti percentuali rispetto all’anno 2016.
I maggiori consumi effettuati dagli italiani si registrano anche in concomitanza con l’aumento del reddito disponibile che corrisponde a un incremento del potere di acquisto delle famiglie dello 0,6% anche se resta in relativa flessione e in rallentamento rispetto alle tendenze che sono state registrate nel corso del biennio precedente.
Secondo i dati l’Istat resi recentemente noti, il prelievo fiscale dovuto alle imposte sulla produzione e a quelle correnti e in conto capitale ha cominciato invece a incidere sul reddito disponibile delle famiglie per il 16,2%, su quello delle società non finanziarie per il 23,8% e su quello delle società finanziarie per il 18,6%.
In sostanza l’incidenza delle imposte sul reddito disponibile, èscesa per le famiglie e per società non finanziarie (che sono risultate essere le pi๠agevolate in merito), ma èrisultata in discreto aumento per le società finanziarie.
CONSUMI DEGLI ITALIANI, ATTENZIONE ALLA QUALITA’ DELLA SPESA
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