Ovviamente, aderendo ad una class action non èconsentito nè avviare una successiva procedura individuale nè proseguirne una già in essere.
àˆ perಠda notare che la disciplina della class action, in realtà , puಠcomunque essere avviata da un singolo consumatore: altri cittadini potranno unirsi in un secondo tempo, ma non necessariamente. Si èvoluto cioèoffrire maggiori possibilità che tale iniziativa prenda corpo: ad avviare la class action possono essere centinaia o migliaia di cittadini, magari rappresentati da una o pi๠associazioni di consumatori, ma anche poche persone o magari un singolo individuo.
Una volta ricevuta un’istanza di class action, il tribunale compie un’attività di pubblica informazione, affinchè tutti i potenziali interessati possano offrire la propria adesione entro il termine di centoventi giorni, e senza bisogno di ricorrere all’assistenza di alcun avvocato. Dopodichè la class action prosegue fino alla sentenza secondo le ordinarie regole di procedura civile.
Il risultato cui si puಠgiungere èil risarcimento dei danni patiti ingiustamente: una soluzione molto gradita a quei singoli consumatori che magari, per poche decine o centinaia di euro, non se la sentono di affrontare un’iniziativa individuale, ma saranno ben lieti di lasciarla nelle mani di una ben pi๠potente associazione di tutela dei consumatori.
Si noti, infine, che il ministro della Funzione Pubblica Brunetta sembra voler istituire un’azione giudiziaria analoga: pare che egli stia infatti studiando una nuova procedura “gemella†di quella descritta, con la finalità di far condannare gli uffici pubblici pi๠inefficienti verso il pubblico; ma in questo caso, non ci sarà il risarcimento danni.