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Potere d’acquisto sale grazie a bassa inflazione

Il potere d’acquisto sale e questo non puಠche essere un buon motivo per tornare a spendere o a risparmiare. Lo sanno bene i consumatori che dopo un lungo periodo di crisi, finalmente hanno una maggiore disponibilità  di liquidi da investire negli acquisti e non solo.

Tutto merito del calo prezzi che ha consentito agli italiani di risparmiare circa 2 miliardi di euro l’anno. Peccato che gli analisti facciano notare che a fronte di un bel gruzzoletto da parte, la spesa stenti a ripartire. I dati sul potere d’acquisto delle famiglie sono positivi e tutto èlegato a filo doppio con la bassa inflazione. Secondo l’Istat in un anno abbiamo assistito ad una discesa dei prezzi incredibile che consentirebbe, a parità  di beni e servizi acquistati, di risparmiare circa 2 miliardi di euro, cioè90 euro all’anno a famiglia. E la situazione potrebbe migliorare trasformando i risparmi in consumi reali.

consumi

Di fronte alle stime dell’Istat, questo èil commento di Confesercenti:

Nonostante questo importante stimolo, perà², la sensazione degli operatori èche in questo avvio di 2016 la spesa delle famiglie sia ancora al palo. Uno stallo confermato dalla caduta delle vendite delle piccole superfici rilevata a gennaio (-2,8%) e dal proseguire del calo dei prezzi nel primo trimestre dell’anno. Un dato che conferma in termini numerici anche la flessione della fiducia da parte delle famiglie, che ha portato ad una contrazione della domanda di beni, con inevitabili ricadute sul comportamento delle imprese, improntato alla cautela. Con l’arenarsi della ripresina dei consumi, infatti, le imprese continuano ad abbassare i prezzi per non perdere quote di mercato: un fenomeno evidente anche dal calo del cosiddetto ‘carrello della spesa’, ovvero l’insieme dei beni ad alta frequenza di acquisto, i cui prezzi a marzo accentuano la discesa (-1,1%; era -0,8% a febbraio).