La TARI, tariffa rifiuti, va calcolata come quota variabile solo una volta a prescindere dal numero delle pertinenze situate nello stesso Comune e prendendo in considerazione la superficie totale. Nonostante le indicazioni siano chiare, non solo pochi i casi in cui se le utenze domestiche risultano costituite da diverse superfici, come garage o cantina, contribuenti si sono visti arrivata una quota variabile della TARI pi๠alta (anche incrementata del +72%), che viene calcolata sulla base dell’immobile e delle pertinenze.
Dal Governo, arrivano le indicazioni per le modalità di rimborso della TARI che èstata versata in pi๠al Comune di appartenenza nel corso degli ultimi cinque anni.
Come fare? Per poter richiedere il rimborso ènecessario l’avviso di pagamento della TARI, che dovrà riportare la somma delle quote da pagare e il dettaglio delle somme stesse, i dati catastali dell’immobile, la superficie tassata, il numero degli occupanti della superficie, la quota fissa e variabile distinta per ogni unità immobiliare.
Nel caso in cui la quota variabile dovesse essere presente per l’abitazione e per le eventuali pertinenze sarà possibile poter presentare la richiesta di rimborso, ma solo per quanto versato negli ultimi cinque anni visto che i pagamenti precedenti sono andati in prescrizione.
SCONTO SULLA SPAZZATURA, COME RICHIEDERLO
La richiesta di rimborso deve essere presentata con raccomandata a.r. o con posta elettronica certificata e firmata dal titolare dell’utenza TARI al Comune o alla società in house che gestisce i rifiuti, citando gli estremi dell’interrogazione parlamentare n. 5-10764 del 18.10.2017 e allegando le prove del pagamento. In caso di silenzio o di diniego sarà necessario rivolgersi nei 60 giorni successivi alla Commissione Tributaria Provinciale per presentare ricorso.
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