La CNA, infatti, insieme ad altre associazioni èstata chiamata a partecipare alla realizzazione dei nuovi studi di settore (di cui si attende ancora la pubblicazione definitiva).
Come ormai sanno anche i sassi, gli studi di settore 2010 presenteranno forti correttivi al ribasso per tener conto degli effetti della crisi sulla soglia di congruità , e proprio l’elaborazione di questi correttivi (pi๠precisi e dettagliati di quelli già presenti l’anno passato) ha ritardato notevolmente i lavori della SOSE, la società che realizza il software Gerico.
Ma torniamo al fatturato. Il calo del 20%, naturalmente, non concerne tutti i settori, ma se alcuni se la cavano meglio di altri, le punte estreme destano molti interrogativi inquietanti: l’industria meccanica, per fare un esempio drammatico, ha perso di oltre il 30% il proprio volume d’affari rispetto all’anno precedente, e le prospettive di ripresa rimangono ancora incerte.
In compenso, lo stesso studio della CNA, che èpartito dall’elaborazione dei dati di oltre quarantamila aziende aderenti, ha indicato come le imprese italiane abbiano trovato al proprio interno i correttivi per far fronte, almeno in parte, all’onda d’urto della crisi globale.
Nella struttura dei costi, infatti, sono state mantenute a livelli notevoli solamente le due voci sostanzialmente ineliminabili, e cioèla manodopera e l’acquisto di materie prime, mentre altre voci (dal marketing alla finanza) sono state il pi๠possibile ridimensionate. àˆ per questo che, nonostante il crollo verticale del fatturato, la crisi ha dopotutto mietuto meno vittime di quante avrebbero potute essere.