Dal 2002 in poi, infatti, il traffico aereo di passeggeri e merci ha registrato un costante aumento, almeno fino al 2007. Il 2008, invece, ha segnato per la prima volta dopo anni dei decrementi: -1,8% nel traffico passeggeri e -9,9% nel traffico merci.
Anche il 2009 segnerà dei valori negativi, forse anche superiori. Difficile sbilanciarsi in previsioni, tanto pi๠che sui tempi della ripresa gli esperti sono tutt’altro che concordi: l’ENAC immagina per l’Italia un pur modesto +0,67% complessivo per l’anno prossimo, ma le previsioni del Fondo Monetario Internazionale parlano invece di un valore ancora negativo (-0,13%), rinviando il cambio di segno addirittura al 2011.
Ma c’ un punto su cui tutti gli analisti concordano: sia nel recente passato che nel prossimo futuro i valori italiani sono nettamente al di sotto di quelli registrati complessivamente a livello europeo. L’ENAC denuncia, a tal proposito, l’incidenza di diversi fattori invitando le autorità a prendere le opportune contromisure. Occorrerebbero, ad esempio, pi๠massicci investimenti sulle strutture aeroportuali: aerostazioni pi๠ampie e moderne e nuove piste s’impongono tanto nelle strutture maggiori quanto in quelle di minori dimensioni.
Ma anche sul fronte economico ci sono dei problemi da risolvere: l’ENAC suggerisce, in particolare, che la legge imponga alle compagnie aeree delle tariffe pi๠elevate per la sosta negli scali e l’utilizzo delle strutture, dato che i prezzi attuali sono fermi da molti anni.
C’ invece un altro aspetto di cui l’Italia puಠgiustamente vantarsi: la sicurezza dei voli. Sebbene circa 1.500.000 voli annui avvengano su vettori italiani, l’ultimo incidente mortale risale al 1999.