La crisi in atto ha peggiorato ulteriormente la nostra situazione, ma la vera notizia èche i peggioramenti ci sono stati ovunque e a tassi molto pi๠rilevanti rispetto ai nostri. Le imprese spagnole e portoghesi, ad esempio, un tempo ben pi๠virtuose, in pochi mesi hanno iniziato a presentare tempi di pagamento molto pi๠lunghi rispetto a prima.
Nel corso del 2009, comunque, il numero delle aziende italiane che continuano a pagare puntualmente i propri fornitori una scadenza èsceso rispetto all’anno precedente dal 49,6% al 43,7%, mentre il numero delle aziende che, in generale, ha dovuto scegliere di allungare i tempi per saldare i debiti ècresciuto di oltre il 26%. Trend preoccupanti ma, si ripete, pi๠modesti rispetto a quelli di altre nazioni. àˆ anche facile obiettare che la situazione italiana era già drammatica in origine, e dunque il peggioramento non poteva essere elevato.
Si confermano i tratti caratteristici del problema: le aziende meridionali sono pi๠lente a pagare di quelle settentrionali, le piccole imprese sono pi๠puntuali delle grandi (dato che, avendo forza contrattuale ridotta, non possono trattare pi๠di tanto con i fornitori).
Due le principali cause del problema, che èdi natura squisitamente finanziaria: la difficoltà di avere prestiti dalle banche per tamponare i deficit quotidiani e la fatica per farsi a propria volta pagare dai rispettivi clienti.
Va anche notato come si sta diffondendo un nuovo strumento di marketing: alcuni fornitori concedono preziosi sconti a chi paga nel giro di pochi giorni, e questo èun vantaggio notevole nella concorrenza con le altre ditte che non possono permettersi questa generosità .