Quello che si èverificato a Roma la notte di Capodanno èancora da chiarire, si sa soltanto che sono stati inviati tantissimi certificati medici e che 44 su 1000 dei vigili che non hanno lavorato, non avevano un motivo per non essersi presentati a lavoro. All’inizio si èpensato a dipendenti fannulloni, poi si èdetto che rientrava in una protesta annunciata da tempo. Ma in generale sui certificati di malattia che si sa?
Il certificato di malattia èrilasciato dal medico che dopo aver visitato il lavoratore, fa la sua diagnosi e assegna un tot di giorni di malattia che dovrebbero essere usati per ritrovare il buon stato di salute. Secondo lo studio della CGIA di Mestre perà², sembra che i giorni in cui ci sono delle “epidemie” sul lavoro si riducano al lunedà¬.
Il 30 per cento dei certificati di malattia dei dipendenti èrilasciato il primo giorno della settimana e questo accade pi๠nel settore privato che in quello pubblico. Nel privato, a dire la verità , i lavoratori si ammalano pi๠di frequente e stanno a casa pi๠giorni. Comunque, in linea di massima, tenuto conto delle assenze per malattia di tutti i lavoratori, si prende nota del fatto che mediamente il lavoratore si ammala 2,23 volte l’anno e resta a casa in tutto 17,71 giorni.
Se si confrontano i dati del pubblico con quelli del privato si nota che le assenze sono maggior nel settore prima ma qui èpi๠basso il numero medio di eventi per lavoratore, èinfatti di 2,08 giorni rispetto ai 2,62 giorni del settore pubblico. Con il crescere dell’età anagrafica aumentano i giorni di malattia. L’indagine della CGIA ha evidenziato che ci si ammala di pi๠in Calabria, Sicilia e Campania mentre ci si ammala di meno in Trentino Alto Adige, Veneto ed Emilia Romagna.