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Assicurazione casalinghe, scadenza 1 febbraio

Introdotta nel 1999, la cosiddetta “assicurazione delle casalinghe” èla risposta dello Stato al tema degli infortuni domestici (molto frequenti) di cui sono vittime, appunto, le casalinghe, prive fino a quel momento di ogni tutela assistenziale.

Il versamento èpiuttosto modesto (12,91 euro) e deve essere eseguito nel mese di gennaio di ogni anno; poichè quest’anno il 31 cade di domenica, la scadenza slitta a lunedଠprimo febbraio.


Chi ha adempiuto negli anni passati riceverà  direttamente a casa il bollettino postale precompilato, mentre gli altri possono ritirarlo negli uffici postali o presso le sedi dell’INAIL.

Dall’anno scorso èconsentito pagare il contributo obbligatorio anche on line, richiedendo e trasmettendo il bollettino al sito istituzionale dell’INAIL.

Il versamento, che èdeducibile dalle imposte dirette, rappresenta un obbligo per coloro che si trovano a rispettare determinati requisiti. Innanzitutto non ha rilievo il sesso, e dunque l’assicurazione èstendibile anche ai “casalinghi”. L’obbligato deve avere un’età  inclusa fra i diciotto e i sessantacinque anni e non deve svolgere al momento alcuna attività  che imponga l’iscrizione a qualsiasi forma di previdenza sociale (esclusi, dunque, dipendenti, imprenditori, professionisti, collaboratori a progetto e altre figure analoghe).


L’obbligato deve inoltre svolgere, in maniera continuativa e a tempo pieno, un’attività  di carattere domestico a favore della propria famiglia e a titolo assolutamente gratuito, volontario e senza vincoli di subordinazione.
Il discorso, come si vede, non si applica solo alle casalinghe propriamente dette, poichè applicabile anche agli studenti, ai pensionati, ai cassintegrati, ai lavoratori in mobilità  e a quelli che svolgono attività  di carattere temporaneo o stagionale.