L’Inps fa sapere che nel mese di marzo sono diminuite le domande di cassa integrazione e disoccupazione ma non per via del miglioramento della società , quanto per la crescita del volume degli inattivi, di coloro, cioèche non sono pi๠alla ricerca di un’occupazione.Â
Lavorare fa bene ma alcune volte fa bene anche non lavorare. Lo spiega bene la crescita del numero degli inattivi, registrata dall’INPS nel suo mensile reportage su disoccupazione e cassa integrazione. Scrive l’Istituto:
Il primo maggio 2015 èntrata in vigore la “Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego” (NASpI), che sostituisce le indennità di disoccupazione ASpI e mini ASpI. Pertanto le domande di prestazione che si riferiscono ad eventi di disoccupazione involontaria verificatisi entro il 30 aprile 2015 continuano ad essere classificate come ASpI o mini ASpI, mentre le domande che si riferiscono ad eventi di disoccupazione involontaria verificatisi a partire dal 1â° maggio 2015, sono classificate come NASpI. Nel mese di febbraio 2016 sono state presentate 127 domande di ASpI, 38 domande di mini ASpI e 101.984 domande di NASpI. Nello stesso mese sono state inoltrate 450 domande di disoccupazione e 3.055 domande di mobilità , per un totale di 105.654 domande, il -22,7% rispetto al mese di gennaio 2015 (136.628 domande). Si ricorda che le prestazioni per la disoccupazione involontaria ASpI e mini ASpI sono in vigore dal 1â° gennaio 2013. Pertanto le domande che si riferiscono ad eventi di disoccupazione involontaria verificatisi entro il 31 dicembre 2012 continuano ad essere classificate nell’ambito della disoccupazione ordinaria, mentre le domande che si riferiscono ad eventi verificatisi a partire dal 1â° gennaio 2013 e fino al 30 aprile 2015, sono classificate come ASpI e mini ASpI.
Questo èquello che si dice un passo verso la “depressione”?