Un nostro utente ci chiede delle delucidazioni sul periodo di comporto:
Sono dipendente da 5 anni come operaio c/o una azienda metalmeccanica. Sono affetto da una malattia rara e nel corso degli ultimi tre anni ho fatto 250 gg. di malattia mi mancano quindi 24 giorni per superare il comporto breve e rischiare di essere licenziato. In caso di una eventuale prossima malattia posso utilizzare le ferie? EÂ se vengo ricoverato i giorni del ricovero vengono calcolati come malattia normale oppure no.
L’INPS spiega che la malattia puಠessere attestata con uno o pi๠certificati e si considera rientrante nel periodo di malattia anche l’eventuale ricovero in regime ordinario o in regime di day hospital purchè la relativa certificazione rechi specifica diagnosi.
>Â Periodo di comporto e licenziamento illegittimo
Durante il periodo di comporto, di regola, il lavoratore non puಠessere licenziato ma esistono tre eccezioni in cui il lavoratore puಠesser licenziato anche durante il periodo di comporto:
- per giusta causa: ossia quello determinato da una condotta del dipendente cosଠgrave da spezzare il legame di fiducia che lo lega al datore e, quindi, da rendere impossibile qualsiasi prosecuzione del rapporto;
- per giustificato motivo oggettivo dovuto a sopravvenuta impossibilità della prestazione lavorativa;
- per cessazione totale dell’attività di impresa.
Nel nostro caso parliamo di un licenziamento da evitare e della necessità di assentarsi oltre il periodo massimo di comporto. Certamente l’uso dei giorni di ferie èun suo diritto. Cosଠcome, la richiesta di un’eventuale invalidità legata alla malattia.
Il miglior consiglio che possiamo darle èdi rivolgersi ad un legale.