Oltre ai diversi seminari sui temi dello sviluppo sostenibile, con l’intervento di scienziati ed economisti di fama internazionale, vi èstato l’aspetto prettamente imprenditoriale, con le esposizioni di macchinari e tecnologie dedicati alla bonifica dei siti contaminati, al risparmio idrico o ai sistemi antincendio.
Non èmancata la partecipazione di rappresentanti scientifici ed economici di ambiti correlati, come l’eco-design e delle biotecnologie.
Va peraltro riconosciuto che quest’appuntamento sia certamente pi๠di interesse degli addetti ai lavori e delle imprese direttamente coinvolte in questi processi, pi๠che il grande pubblico.
Il tema comunque pi๠importante e dibattuto riguarda il recupero e lo smaltimento dei rifiuti. Molto rilevante èstato l’intervento di Piero Perron, presidente del consorzio nazionale per il recupero degli imballaggi, il CONAI, a cui tutte le aziende italiane coinvolte anche indirettamente sono tenute ad iscriversi e contribuire.
Perron ha illustrato i risultati dell’attività di riciclaggio sull’intero territorio nazionale delle varie tipologie di materiale: risultati ragguardevoli, se confrontati con quelli di pochi anni addietro, ma con ulteriori e ampi margini di miglioramento.
Gli imballaggi in carta e cartone sono stati recuperati al 74%, quelli in acciaio al 70%, quelli in vetro al 65% e cosଠvia; maglia nera alla plastica, i cui imballi sono stati recuperati solo per il 31%.
Con i risultati attuali, comunque, il CONAI stima di far risparmiare alla collettività circa 670 milioni di euro ogni anno in benefici ambientali di vario genere.