àˆ stata resa nota dall’Agenzia delle Entrate la nuova strategia che sarà adottata nel corso dei prossimi anni per poter contrastare efficacemente l’evasione fiscale e in particolare modo tenere sotto controllo i professionisti.
Innanzitutto il numero dei controlli èdestinato salire da 140mila accertamenti che dovrebbero poi passare a 150mila del 2019 per arrivare ai 160mila del 2020, ma la vera novità sarà valutare il reale tenore di vita del professionista.Â
Fatture e conti bancari
Si partirà dal classico controllo incrociato fra le fatture emesse e i dati dell’anagrafe tributaria, si effettueranno controlli sui conti correnti bancari che dovrebbero rappresentare la situazione economica del professionista.
Spese d’ufficio
Si analizzeranno le spese legate all’attività corrente facendo ad esempio riferimento al materiale di cancelleria: se l’ufficio funziona bene èfacile intuire che enventiai dichiarazioni reddituali al ribasso potrebbero non essere affidabili.
Telepass
Diventa uno strumento di controllo efficace come accertamento fiscale per capire i reali spostamenti di un professionista. Frequenti spostamenti potrebbero essere legati a viaggi d’affari per creare un confronto con quanto dichiarato.
Agenda appuntamenti e “rinuncia al compensoâ€
Attenzione all’agenda degli appuntamenti che, se fitti, potrebbero confermare che l’attività va a gonfie vele. Occhio anche alla “rinuncia al compenso†che si registra quando il professionista svolge attività senza lucro, a puro scopo solidale, ma che non deve essere troppo frequente.
Spese di fittoÂ
Finiscono sotto controllo anche le spese sostenute per l’affitto dei locali e la presenza di un eventuale mutuo acceso.
Sito internet e social network
Sono indice, spesso e volentieri, del tipo di impresa, ma potrebbero anche contenere informazioni importanti sulle liste dei clienti. Senza contare che i social network possono anche tradire le abitudini, magari troppo lussuose, del professionista attenzionato magari in contrato con quanto dichiarato al fisco.
AGENZIA DELLE ENTRATE, LE PROFESSIONI A RISCHIO EVASIONE
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