Dopo la Svizzera anche l’Austria: con l’avvento del nuovo presidente austriaco Alexander Van der Bellen, candidato ecologista che ha conquistato oltre il 53% dei voti, cade il segreto bancario e l’Austria dice si alla trasparenze dei depositi.Â
In realtà fin dal 2014 l’Austria aveva aderito all’accordo politico stipulato fra i 28 governi europei come antidoto all’anti-evasione: l’accordo diventa operativo dal 2017 anche se l’Austria aveva già chiesto un anno di tempo in pià¹, un periodo di transizione per adeguarsi. Stando cosଠle cose, il segreto bancario in Austria dovrebbe cadere effettivamente nel 2018 quando anche gli intermediari avranno l’obbligo di trasmettere alle autorità fiscali nazionali le informazioni utili relative ai saldi di conto, contro-valori di vendita delle attività finanziarie, ma anche interessi, dividendi e tutti i dati dell’investitore per i rapporti in essere prima e dopo il 31 dicembre 2015. Le Amministrazioni Tributarie dei 28 Paesi dell’Unione europea si scambieranno automaticamente le informazioni sulle attività finanziarie dei cittadini e intanto sembra che dalla Carizia sia già partita la fuga di capitali approfittando dell’anno di transizione ottenuto dall’Austria.
SEGRETO BANCARIO SVIZZERO, ADDIO DAL 2017
La Carinzia, con il suo verde lussureggiante e i suoi magnifici laghi, sembrava essere, almeno fino a questo momento, uno dei paradisi fiscali pi๠vicini al’Italia. In ogni caso resta uno dei paesi di “fuga†preferiti dagli italiani, giovani o pensionati che siano che vengono attirati dalla fiscalità agevolata per startup, ma anche nuove idee imprenditoriali. Al momento risultano 2954 gli italiani residenti in Carinzia, 4000 anche i domiciliati, in pratica quasi il doppio rispetto al 2009.