A quanto risulta al catasto, nel 2007 erano 839.168 i fabbricati sottoposti in Italia alla gestione di un amministratore. Sono dunque esclusi sia le case indipendenti che gli edifici pi๠piccoli, come le villette bifamiliari e trifamiliari che non sono obbligate dalla legge a nominare un amministratore.
Ebbene, èmerso che nel 2007 soltanto 592.441 hanno presentato il modello 770, ossia la dichiarazione dei sostituti d’imposta nel quale vengono riepilogati i compensi erogati e le relative ritenute effettuate.
Vale la pena ricordare che l’amministratore ètenuto ad eseguire la ritenuta del 20% sui compensi erogati a tutti i lavoratori autonomi (geometri, notai, avvocati, lo stesso amministratore) e del 4% per i compensi derivanti da contratti d’appalto, come le pulizie e le manutenzioni.
Imporre all’amministratore di condominio il ruolo di sostituto d’imposta èuna misura relativamente recente, adottata proprio per fronteggiare la massiccia evasione nel settore.
àˆ lecito immaginare che alcuni condomini non si siano trovati nella necessità di eseguire alcuna ritenuta, ma poichè manca all’appello il 29,5% dei palazzi amministrati, molti di essi, pi๠semplicemente, operano in nero. Se cosଠnon fosse, d’altronde, bisognerebbe immaginare che lo stesso amministratore lavori gratuitamente.
La Regione pi๠virtuosa èil Trentino – Alto Adige, in cui manca solo il 2,1% dei 770 attesi, mentre la maglia nera va al Molise con un impressionante 56,9%.
Si calcola che il livello di evasione fiscale nel settore si aggiri annualmente fra i 300 e i 650 milioni di euro.