I controlli che si intende portare a termine entro la fine del 2009 sono circa ventimila: le direzioni regionali hanno ricevuto in tal senso numeri precisi. Si va dalle 3.360 verifiche previste nella ricca e popolosa Lombardia alle 130 della piccola Basilicata.
Il Comando generale ha perಠspecificato che si tratta di soglie minime, invitando gli uffici territoriali, là dove possibile, a sforzarsi di andare anche oltre queste cifre.
L’impegno sarà imponente, tanto che probabilmente si sottrarranno risorse umane ad altri settori: si impiegheranno elicotteri per fotografare le ville di lusso e imbarcazioni per controllare i panfili pi๠poderosi, si chiederanno informazioni a banche, casinà², istituti scolastici e ospedalieri particolarmente costosi, si studieranno gli impieghi di body-guard e le vacanze in beauty-farm, gli acquisti di opere d’arte e le ristrutturazioni di immobili.
Alla fine, si individueranno e segnaleranno all’Agenzia delle Entrate i nominativi pi๠interessanti, da sottoporre al temibile test del redditometro, che secondo le recenti indicazioni dell’Amministrazione Finanziaria sarà da coniugarsi con i non meno famigerati studi di settore (per coloro che ne sono soggetti).
La task-force messa in campo potrà avvalersi e, in un certo senso, collaudare il Cete, il complesso sistema informativo costituito dall’integrazione di tantissime banche dati grandi e piccole, che consentirà di incrociare i dati pi๠diversi e far chiudere auspicabilmente il cerchio intorno agli evasori pi๠incalliti.