In questo senso, parecchi di questi adempimenti sono stati soppressi (come l’elenco clienti-fornitori) mentre sono stati incrementati gli strumenti per i controlli sostanziali, e questo soprattutto a carico delle aziende di grandi dimensioni.
Sono ormai numerosi i provvedimenti adottati in questi mesi che rendono sempre pi๠pressanti le verifiche del Fisco sui conti delle maggiori società , ritenute potenzialmente pi๠coinvolte in fenomeni di evasione di grande portata.
In effetti, i conti del 2007 dimostrano che, da soli, i controlli su settecento grandi contribuenti hanno portato al recupero di circa il 25% del totale delle imposte riscosse coattivamente nello stesso anno.
La principale linea-guida dell’azione tracciata dal Governo èquella di intensificare dal 2009 i controlli sulle dichiarazioni dei redditi e IVA delle imprese con fatturato superiore a 300 milioni di euro (che diverranno 100 nel 2011).
Ogni anno si selezioneranno sulla base di molti parametri (settore produttivo, rapporti con l’estero, violazioni passate…) quali società sottoporre a controllo sostanziale, e dunque statisticamente per una grande impresa sarà ben pi๠facile essere selezionata rispetto ad una piccola.
Ma non basta: sarà istituita una task-force presso l’Agenzia delle Entrate specializzata proprio sulle grandi imprese, col compito di gestire i controlli e i contenziosi tributari e di individuare le pratiche evasive pi๠comuni.
Si calcola che ogni anno dovrebbe arrivare da tali azioni circa 1,6 miliardi di gettito, di cui almeno il 60% deriverebbe dalla “tax complianceâ€, ossia la spontanea volontà dei contribuenti di non compiere illeciti pur di evitare le sanzioni.