Evasione forte nell’edilizia

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Il settore edile èormai frequentemente soggetto a controlli da parte delle autorità  tributarie: inutile negare, infatti, che in questo importante settore produttivo si nascondono molte sacche di evasione e di irregolarità  di vario genere.

La Guardia di Finanza ha recentemente pubblicato i risultati dell’operazione “Pandora”, nella quale sono stati spulciati i conti di migliaia di aziende edili in tutta Italia negli ultimi tre anni.

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Impegno crescente nella lotta all’evasione

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Il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, non ha gradito le voci che circolano da alcune settimane sui giornali secondo cui l’impegno dell’Amministrazione Finanziaria dello Stato contro l’evasione fiscale èandato riducendosi nel corso dell’ultimo anno.

Nel corso di una conferenza stampa, Befera e i suoi collaboratori hanno illustrato i risultati complessivi ottenuti nel 2008, dimostrando l’erroneità  di tali convinzioni (“Abbiamo deciso di far parlare i numeri”).

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Indagini complesse per stanare gli evasori (II)

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Un’indagine ancora pi๠proficua per il Fisco èstata quella condotta con il “Progetto Ermes”, diretto a chiarire la situazione tributaria del fittissimo sottobosco degli agenti e rappresentanti di commercio.

In questo caso, si sono confrontati i dati provenienti dall’Anagrafe Tributaria con quelli specificamente richiesti all’ente previdenziale di categoria, l’Enasarco, che ha collaborato inviando le informazioni in suo possesso su redditi e contribuzioni degli iscritti.

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Indagini complesse per stanare gli evasori (I)

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In questi giorni, il Comando generale della Guardia di Finanza sta illustrando nel dettaglio i risultati della lotta all’evasione fiscale condotta nel 2008.

Fra i dati messi a disposizione dalle Fiamme Gialle a favore degli organi di informazione, spiccano alcune particolari indagini che mettono in luce quanto oggi sia fondamentale il lavoro cosiddetto di “intelligence”, ossia lo scambio di informazioni e l’aggiornamento delle banche dati, per trovare i risultati voluti.

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Contabilità  nera: significato e casistiche (II)

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Sebbene la mancata emissione di fatture, ricevute fiscali o scontrini sia certo la fattispecie pi๠frequente, le operazioni alla base di una contabilità  nera possono essere di vario altro genere.

Tipico, ad esempio, èfatturare per un importo inferiore, magari promettendo un piccolo sconto al cliente, oppure chiedere a terzi di emettere fatture per operazioni inesistenti (per gonfiare i costi).

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Contabilità  nera: significato e casistiche (I)

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L’espressione “contabilità  nera”, o “parallela”, viene indicata quando un imprenditore tiene memoria di operazioni che non vengono fatte apparire nei registri contabili ufficiali dell’azienda.

Il fenomeno èdiffuso tanto fra le imprese di dimensioni minime quanto nelle società  multinazionali, e puಠessere attuata sia utilizzando software appositi che tramite i tradizionalissimi appunti manuali, magari celati nel cassetto di casa.

Ma la cronaca giudiziaria narra anche di amici compiacenti coinvolti nel ruolo di depositari, o addirittura di posticce pareti in cartongesso dietro cui nascondere gli scheletri pi๠imbarazzanti.

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Il Liechtenstein cambia rotta sui trust

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Non ècerto l’unico al mondo, ma certamente èfra i pi๠“rinomati” paradisi fiscali del mondo: il Liechtenstein si ècostruito negli anni una fama che ora sta diventando scomoda.

La bolla èscoppiata circa un anno fa, quando il Fisco tedesco acquistಠa peso d’oro un’infinità  di dati bancari su contribuenti (soprattutto tedeschi, ma anche un buon numero di italiani) che avevano depositato ingenti capitali di dubbia origine presso la principale banca del Paese, la Lgt.

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Indagini finanziarie e controlli con check list

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I pochi coraggiosi che hanno affrontato da cima a fondo le mille pagine di istruzioni fornite dal Comando Generale della Guardia di Finanza con la circolare n. 1/2009 hanno messo in rilievo la profonda attenzione riservata alle indagini sui movimenti finanziari, che costituiscono l’indice pi๠evidente della ricchezza dei contribuenti.

Ormai, com’ noto, il segreto bancario praticamente non esiste pi๠da anni: in qualunque momento gli investigatori possono chiedere a qualunque istituto bancario o finanziario informazioni sui movimenti in entrata o in uscita di chicchessia.

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Istruzioni monumentali per le Fiamme Gialle

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Con la circolare n. 1/2009, il Comando Generale della Guardia di Finanza ha diffuso a favore di tutti gli aderenti al corpo un monumentale kit di istruzioni per la loro attività  investigativa nell’ambito fiscale: oltre mille pagine molto dettagliate, per un approccio completo (pressochè enciclopedico) su tutte le tematiche di interesse.

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Evasione fiscale, una piaga nazionale

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I nuovi dati diffusi dall’Istat tramite il ministero dell’Economia e riferiti al 2006 sono drammatici, e non possono che confermare se non ampliare la portata di una verità  già  notissima, e cioèla capillare e massiccia diffusione dell’evasione fiscale, secondo alcuni commentatori “lo sport preferito degli italiani”.

àˆ il direttore del Dipartimento delle Finanze, Fabrizio Lapecorella, ad illustrare i risultati delle rilevazioni. Lapecorella ha spiegato che l’evasione fiscale nel nostro Paese si aggira intorno ai duecento miliardi di euro, pari a circa 3.400 euro per italiano, ed èconcentrata prevalentemente nei settori dei servizi per la persona, del commercio, della ristorazione e dell’edilizia.

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Le grandi imprese nel mirino del Fisco

Giulio Tremonti

Fin dalle prime battute, le intenzioni del nuovo Governo in tema di controlli fiscali sono state chiare. Per espressa dichiarazione del ministro Tremonti, l’azione dell’Amministrazione Finanziaria deve concentrarsi maggiormente sui controlli nel territorio e meno sulla verifica della corretta regolarità  degli adempimenti formali.

In questo senso, parecchi di questi adempimenti sono stati soppressi (come l’elenco clienti-fornitori) mentre sono stati incrementati gli strumenti per i controlli sostanziali, e questo soprattutto a carico delle aziende di grandi dimensioni.

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Evasione fiscale del 2008, crescita senza fine

Possono essere letti in due modi, i pesantissimi dati sull’evasione fiscale del 2008 resi pubblici nel corso della tradizionale conferenza-stampa di fine anno del Comandante della Guardia di Finanza, il generale Cosimo D’Arrigo.

Vedendo il bicchiere mezzo vuoto, si ha la percezione dell’inguaribile tendenza italica a cercare quando possibile di schivare l’imposizione fiscale. Dall’altro lato, èpossibile apprezzare la crescita dei risultati dell’azione sul territorio da parte delle Fiamme Gialle.

àˆ proprio su questo punto che si sofferma l’attenzione del generale D’Arrigo, che segnala “una mirata e penetrante attività  di programmazione delle attività  di contrasto all’evasione”, con sensibili miglioramenti della resa media di ogni controllo (+30% circa).

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Adesione ai processi verbali di constatazione

primo piano di giulio tremonti

Il progressivo successo che la procedura di accertamento con adesione ha ottenuto nel corso dell’ultimo decennio, con vantaggi sia per l’Amministrazione Finanziaria (ridimensionamento dei contenziosi e dei tempi per la riscossione) che per il contribuente (drastica riduzione delle sanzioni), ha spinto nello scorso giugno il ministro Tremonti ad affiancare alla procedura ideata dal collega Visco una seconda procedura, consistente nell’adesione ai processi verbali di constatazione (PVC), ossia i documenti redatti dai funzionari della Guardia di Finanza al termine di un’ispezione, un accesso, un controllo di fatto negli uffici del contribuente, purchè nell’ambito di un accertamento parziale e non generale.

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Accertamento con adesione (3)

pagamento delle tasse

L’accordo raggiunto fra l’Amministrazione Finanziaria e il contribuente non costituisce la conclusione della procedura dell’accertamento con adesione: occorre ancora un passaggio finale e di importanza capitale, e cioèil perfezionamento.

L’adesione effettuata indica le somme totali dovute dal contribuente: egli potrà  scegliere se versarle in un’unica soluzione oppure rateizzarle (fino a dodici rate trimestrali).

Ebbene, l’accordo èperfezionato solo quando il contribuente versi l’ammontare totale oppure la prima rata entro il termine tassativo di venti giorni dalla redazione dell’atto di adesione.

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Accertamento con adesione

evasione fiscale di valentino rossi

In numerosi casi di accertamenti fiscali ai danni di celebri personalità  del mondo dello sport e dello spettacolo (si pensi ai casi di Luciano Pavarotti o di Valentino Rossi), si èsentito spesso gli organi di informazione affermare che le vicende si sono chiuse con il “patteggiamento”, richiamando un termine tipico della procedura penale.

E spesso l’opinione pubblica ha avuto da ridire su queste conclusioni, ritenendole un inaccettabile regalo fatto a favore di personaggi pi๠o meno influenti.

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