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Raduno degli alpini a Bergamo

La città  di Bergamo si appresta ad ospitare l’ottantatreesima edizione del raduno nazionale degli alpini, in programma in questa settimana nel capoluogo orobico, con il clou delle manifestazioni nel weekend.

Già  da martedà¬, comunque, si sono registrati i primi afflussi delle “penne nere”, non solo dall’Italia ma anche dagli angoli pi๠sperduti del pianeta.


Al di là  degli aspetti pi๠pittoreschi, l’arrivo degli alpini rappresenta per Bergamo una notevolissima occasione di business: non a caso, ogni anno sono sempre numerose le località  che si candidano ad ospitare la manifestazione.

Si prevede che, fra alpini, ex alpini e relativi accompagnatori, le presenze saranno fra le quattrocento e le cinquecentomila, molte delle quali andranno a rimpinguare gli affari di alberghi, bar e ristoranti.

L’associazione dei commercianti Ascom, tenendo conto dei raduni degli anni passati, prevede un giro d’affari complessivo superiore ai sessanta milioni di euro, concentrati per lo pi๠fra spese di vitto, di alloggio e di trasporto. Si prevede, fra l’altro, che durante il raduno scorreranno fiumi di vino e di grappa, e che gettonatissime saranno le consumazioni di salumi e polenta: non a caso la sezione locale degli alpini ha disposto da mesi ordinativi enormi.


Un’altra occasione di business èla preparazione di bandiere, striscioni e festoni: l’intera città  èstata tappezzata di tricolori, e l’azienda vincitrice dell’appalto ha compiuto una fornitura da duecentomila euro.
Tutti gli hotel e i bed & breakfast dei dintorni registrano il tutto esaurito per questi giorni, ma nessun alpino rischierà  di dormire all’addiaccio: sono state allestite grandi tendopoli e predisposti alloggi collettivi in alcune scuole e altri edifici pubblici.