àˆ vero che il periodo dei saldi perdura per un paio di mesi, ma non c’ dubbio che èla prima metà di gennaio la pi๠importante, poichè in quei giorni che i consumatori compiono gli acquisti rimandati nei mesi precedenti e che le merci migliori sono ancora disponibili.
Fra i vari angoli d’Italia, perà², si sta scatenando una guerra di date. Ogni Regione, infatti, decide liberamente la data di partenza dei saldi, e le città che iniziano prima sono avvantaggiate, perchè riescono a dirottare anche i consumatori dei territori vicini che dovrebbero altrimenti attendere qualche giorno in pià¹.
Non a caso, moltissimi esercenti chiedono a gran voce una data unica a livello nazionale per la partenza dei saldi, per evitare queste improprie forme di concorrenza “interregionaleâ€; la Confcommercio stima che questo desiderio accomunerebbe oltre l’ottantasette percento dei dettaglianti. Tuttavia, in tempi di federalismo e delocalizzazione, èmolto difficile che la loro richiesta possa trovare accoglimento.
Comunque, le date di partenza sono queste. Il 2 gennaio iniziano i saldi in Basilicata, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Molise, Sicilia e Veneto. Il 3 toccherà invece a Calabria e Friuli Venezia Giulia, mentre il 5 seguiranno Abruzzo, Liguria, Piemonte e Puglia.
Il 6 sarà la volta delle Marche, mentre il giorno dopo inizieranno i saldi in Toscana e Umbria. La Sardegna partirà l’8, la provincia di Bolzano il 9 e, da ultima, la Valle d’Aosta il 10. Regola particolare nella provincia di Trento: ogni negoziante sceglie liberamente la data.