In sede europea quello attuale èun momento decisivo in materia di finanziamenti per l’agricoltura nei Paesi del Vecchio Continente, compresa l’Italia che al riguardo rischia un pesante taglio. Le Organizzazioni degli agricoltori sono non a caso molto preoccupate visto che la situazione congiunturale èquella che à¨, e visto che già da parecchi anni le imprese del settore nel nostro Paese stanno pagando a caro prezzo i costi delle materie prime unitamente alla concorrenza sleale e ad una burocrazia spesso a dir poco opprimente.
Per questo, secondo la CIA, Confederazione Italiana Agricoltori, nell’ambito della messa a punto della Pac 2014-2020 l’Italia deve presentarsi compatta e determinata attraverso una posizione sia forte, sia condivisa. In particolare, la CIA chiede che le risorse della PAC vengano destinate ai veri agricoltori e non a quelle rendite fondiarie parassitarie che non creano sviluppo ed occupazione.
► FINANZIAMENTI UE PROGRAMMA PER LA COMPETITIVITA’
Le attese e le prospettive al riguardo sono incoraggianti visto che, in accordo con quanto riportato dalla Coldiretti, nei giorni scorsi a Roma èstato proprio Dacian Ciolos, il Commissario Europeo all’agricoltura, a far presente come nell’ambito dei finanziamenti Ue al comparto non si debbano dare pi๠soldi agli “agricoltori da salotto”, ovverosia a quei soggetti che tutto fanno tranne che garantire sviluppo ed occupazione nelle campagne.
► FINANZIAMENTI AGEVOLATI PMI FONDO JEREMIE
L’Italia adesso deve battersi in sede Ue affinchè non passi la proposta per cui sarà applicato sulla PAC, dal 2014 al 2020, un taglio delle risorse pari a complessivi 1,4 miliardi di euro.
Per questo, secondo la CIA, Confederazione Italiana Agricoltori, nell’ambito della messa a punto della Pac 2014-2020 l’Italia deve presentarsi compatta e determinata attraverso una posizione sia forte, sia condivisa. In particolare, la CIA chiede che le risorse della PAC vengano destinate ai veri agricoltori e non a quelle rendite fondiarie parassitarie che non creano sviluppo ed occupazione.
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Le attese e le prospettive al riguardo sono incoraggianti visto che, in accordo con quanto riportato dalla Coldiretti, nei giorni scorsi a Roma èstato proprio Dacian Ciolos, il Commissario Europeo all’agricoltura, a far presente come nell’ambito dei finanziamenti Ue al comparto non si debbano dare pi๠soldi agli “agricoltori da salotto”, ovverosia a quei soggetti che tutto fanno tranne che garantire sviluppo ed occupazione nelle campagne.
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L’Italia adesso deve battersi in sede Ue affinchè non passi la proposta per cui sarà applicato sulla PAC, dal 2014 al 2020, un taglio delle risorse pari a complessivi 1,4 miliardi di euro.