Il reddito di cittadinanza? Ha complicazioni attuative non indifferenti. Se riuscirà a produrre posti di lavoro, bene. Altrimenti resterà un provvedimento fine a se stesso.Â
Queste le parole, chiarissime, del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti nel libro di Bruno Vespa, Rivoluzione, che uscirà sul mercato il 7 novembre.
I dubbi del leghista Giorgetti scatenano l’immediata reazione di Luigi Di Maio.Â
Il reddito di cittadinanza, pensioni di cittadinanza e quota 100 ci sono nella legge di bilancio: chi dice che non ci sono sta dicendo bugie. In manovra ci sono i soldi, c’èla ciccia. Ma le norme regolamentari non possono stare là¬. Dopo la legge di bilancio, magari a Natale o subito dopo, si fa un decreto con le norme per reddito e pensioni di cittadinanza e riforma della Fornero. Lo faremo con un decreto, non un ddl perchè ci vorrebbe troppo e c’èmergenza povertà . Ci sono circa due mesi per perfezionare tutti i dettagli, in modo che il 2019 possa diventare l’anno del cambiamento.Â
Queste le parole del vicepremier penta stellato che assicura che il reddito partirà fra febbraio e marzo e rispondendo ai dubbi sollevati da Giorgetti difendendo il reddito di cittadinanza da sempre cavallo di battaglia del Movimento 5 Stelle. Intanto sulla querelle interviene anche il premier Giuseppe Conte attualmente in visita a Tunisi.Â
Questa riforma del reddito di cittadinanza partirà l’anno prossimo. Siamo ben consapevoli tutti che va fatta con molta attenzione: èla ragione per cui non èstata inserita adesso, teniamo farla bene e con tutti i dettagli.Â
REDDITO DI CITTADINANZA, NON SERVE LA DOMANDA
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