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Le fonti di finanziamento per le piccole e medie imprese

PMI

Accedere ai finanziamenti, per una piccola e media impresa (PMI) talvolta puಠessere molto complicato. Soprattutto per via del fatto che, anche di fronte a finanziamenti di basso valore in termini di capitale il rischio per chi eroga il finanziamento puಠessere considerato cosଠelevato da far rinunciare al possibile guadagno, soprattutto perchèanch’esso sarà  comunque limitato.
Ripercorriamo a grandi linee quali sono i percorsi e le possibilità  di finanziamento per una piccola impresa oggi percorribili per una piccola impresa.
Sovvenzioni: èl’attività  di sostegno e di finanziamento normalmente messa in campo dai settori pubblici, sia a livello locale che europeo.

Normalmente essi si rivolgono a particolari tipi d impresa che stanno particolarmente a cuore alle politiche comunitarie e degli stati nazionali.

Per esempio negli ultimi anni molte sovvenzioni sono state erogate nel campo delle imprese che offrono progetti innovativi, oppure legati ad una maggiore occupabilità , quelli realizzati da particolari categorie di imprese, i giovani e l’imprenditoria femminile, o che hanno contenuti e progettualità  indirizzata verso determinate tematiche, l’ambiente per esempio.

Prestiti bancari: èforse il percorso di finanziamento pi๠spinoso, soprattutto perchèle banche in generale non amano rischiare su imprese con alto tasso di rischio e guadagni relativamente limitati. Le banche possono perಠconcedere pi๠facilmente prestiti a fronte della presentazione, da parte della costituenda impresa, di una figura, il garante, che permette alla banca di dividere gli eventuali rischi.

Capitale di rischio:di fronte all’esito negativo di una richiesta di finanziamento alle banche, le imprese possono valutare l’ipotesi di aumentare il capitale sociale, attraverso l’intervento di finanziatori che avranno il vantaggio, in una seconda fase, di poter accedere agli eventuali dividendi che l’impresa dovesse maturare.

Il vantaggio di tale pratica èche sono esclusi, per l’impresa, gli interessi che invece la banca richiede.

Prestiti e partecipazioni: èpi๠generalmente utilizzato nel caso si voglia rilevare o rinnovare un impresa, piuttosto che nel campo della costituzione di una nuova attività  imprenditoriale.

E’ particolarmente utile infatti per quelle imprese che volendo evolversi o rinnovarsi non hanno il capitale finanziario sufficiente per farlo, e non vogliono indebitarsi nuovamente con gli istituti bancari in forme di prestito tradizionale.

Si chiama anche “finanziamento mezzanino”, proprio perchèsta nel mezzo tra un finanziamento tradizionale ed uno legato al capitale di rischio.

Si divide in due parti, la prima che implica la restituzione di parte del capitale ratealmente, come accade per un normale prestito finanziario, che l’investitore otterrà  a tasso fisso, (o variabile, ma sempre stabilito a priori al di là  dei risultati finanziari dell’impresa) la seconda invece che prevede per una parte del capitale la restituzione in un unica tranche del prestito, generalmente a fine contratto, garantendo cosଠall’impresa la possibilità  di usufruire per un lasso di tempo di liquidi da investire per ingrandirsi e rinnovarsi.

Il vantaggio per il finanziatore, per quanto riguarda il capitale che viene restituito a fine contratto èquello di poter quantificare e incamerare anche i benefici delle nuove entrate dell’impresa.