Il Ministero dello Sviluppo economico ha messo a punto una guida per le start-up innovative indicando loro non soltanto la policy che devono rispettare le startup innovative ma anche la policy per le PMI innovative che tanto dicono del sostrato industriale del nostro Paese.Â
Gli obiettivi per le startup innovative
Sostenere la creazione e lo sviluppo di nuove imprese innovative ad alto valore tecnologico, favorire la creazione di un ecosistema nazionale dell’imprenditorialità innovativa. I beneficiari degli interventi sono “Società di capitali di nuova o di recente costituzione con un chiaro nesso con l’innovazione.” L’agevolazione comprende:
- Riduzione oneri burocratici
- Disciplina del lavoro flessibile
- Facilitazioni nell’accesso al credito tramite
- Fondo di Garanzia
- Incentivi fiscali per chi investe
- Equity crowdfunding
- Italia Startup Visa
- Hub Fail-Fast
In cosa consiste quindi l’agevolazione? Accesso semplificato, gratuito e diretto al Fondo di Garanzia per le PMI, per prestiti fino a 2,5 milioni coperti all’80% Detrazioni IRPEF del 19% per investimenti fino a 500mila euro e deduzioni imponibile IRES del 20% per investimenti fino a 1,8 milioni di euro in startup innovative.
Per accedere occorre essere delle società di capitali con meno di 5 anni o nuove, avere meno di 5 milioni di fatturato, non essere quotate in borsa, non aver distribuito utili, avere nell’oggetto sociale anche l’innovazione tecnologica, non essere frutto di scissioni, fusioni e cessioni, avere investito in R&S oppure in personale qualificato oppure in IP.
E per le PMI innovative?
Agevolazioni ed entità sono molto simili a quelle delle startup innovative ma cambiano le condizioni. Hanno infatti accesso al fondo le società di capitali, le PMI secondo la raccomandazione UE del 2003, le aziende che non sono quotate sul mercato regolamentato e quelle che hanno investito costi rilevanti in R&S oppure in Personale Qualificato oppure IP.