L’indagine condotta dalla Crif mette in luce come il complesso dei finanziamenti erogati agli italiani abbia avuto nell’anno trascorso un arretramento rispetto al 2008. L’ammontare totale si èinfatti ridimensionato dello 0,8%: una riduzione, tuttavia, modesta rispetto alle attese.
Il timore, infatti, era che le difficoltà legate alla crisi, la riduzione del potere d’acquisto, il ritorno della disoccupazione e l’accresciuta diffidenza degli istituti di credito avrebbero congiuntamente spinto verso un taglio ben pi๠sostanzioso.
L’analisi condotta dalla Crif, che analizza l’andamento dei mutui erogati su base provinciale, puಠessere scomposta in due ordini di parametri: l’ammontare medio dei prestiti erogati e la variazione dello stesso rispetto al 2008.
In ordine al primo parametro, scopriamo che èil Trentino Alto Adige (di cui possediamo soltanto dati aggregati a livello regionale) l’angolo d’Italia dove i prestiti assumono i valori pi๠alti. Il finanziamento medio erogato ai mutuatari locali èinfatti pari a 224.627 euro: un’enormità , considerando il distacco verso la seconda classificata, Sondrio (190.765 euro) e che la media nazionale èpari a 152.980 euro. All’altro capo della graduatoria troviamo il Medio Campidano, unica provincia con un valore inferiore ai centomila euro (92.042, per l’esattezza).
Il distacco in valore assoluto fra Nord e Sud èlargamente rimescolato nella seconda analisi, di tipo relativo. La provincia in cui, rispetto all’anno scorso, l’ammontare medio dei mutui ècresciuto maggiormente èinfatti Matera (+21,8%), seguita dalla già citata Sondrio e, a sorpresa, da L’Aquila, nonostante le difficoltà legate al terremoto. In fondo alla classifica, invece, le province siciliane di Trapani e Caltanissetta, in cui il valore medio dei mutui erogati èprecipitato del 18,8%.