àˆ stato approvato dal Consiglio dei Ministri pochi giorni fa e adesso sarà necessario attendere l’esame del Parlamento: il nuovo Ddl anticorruzione prevede le novità che erano state annunciate già da qualche tempo a questa parte come vera e propria riforma strutturale per il Paese.Â
Fra le novità introdotte, l’inasprimento delle pene per chi commette reati di corruzione per l’esercizio della funzione con un minimo che aumenta passando da uno a tre anni, il massimo da sei a otto anni.Â
Novità in vista per il Daspo (Divieto di accedere alle manifestazione sportive) previsto in caso in cui ci si macchi di violenza negli stadi e che adesso viene esteso a chi si macchi di reato per corruzione: in sostanza viene introdotto il Daspo per i corrotti.
I condannati non potranno stipulare contratti di appalto con la pubblica amministrazione (PA) per un’interdizione che dura da 5 a 7 anni per condanne fino a due anni e diventa a vita caso in cui la condanna sia superiore.
Non viene previsto alcun tipo di sconto automatico per chi patteggia oppure riesce ad ottenere la condizionale e l’accesso ai benefici diventa pi๠difficile. Il Daspo in ogni caso non èrevocabile prima dei 12 mesi.Â
Novità in vista per la confisca dei beni che resta valida anche se dovessero intervenire amnistie o prescrizioni oltre il primo grado.
Novità anche per quanto riguarda le indagini: possono essere utilizzati agenti sotto copertura e viene introdotta una figura simile a quella del pentito per reati di mafia che prevede sconti di pena o una clausola di impunibilità per chi decida di collaborare con la giustizia.
I pentiti che confessano reati non ancora oggetto di indagine e che siano stati commessi negli ultimi sei mesi e restituiscano quanto dovuto potranno godere di una serie di agevolazioni.
Per le gravi appropriazioni, sarà possibile subire indagine d’ufficio senza che la denuncia della vittima e riguardano anche la corruzione fra privati o per istigazione.
Si tratta della norma, già ribattezzata #SpazzaCorrotti.Â
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