Modifiche in arrivo sul Decreto Dignità presentato pochi giorni fa e che ha subito scatenato le polemiche: sotto accusa gli 8mila posti di lavoro stimati che verranno persi annualmente, ma intanto vanno avanti alcune revisioni del decreto grazie a una serie di emendamenti concordati della maggioranza.
Rafforzare i centri per l’impiego, cancellare le misure che equiparano le sigarette elettroniche ai tabacchi tradizionali, inserire una norma “salva-precari†della scuola: questi gli emendamenti principali che sono già stati depositati.Â
Potenziare i centri per l’impiego èfondamentale per arrivare al reddito di cittadinanza, uno dei cavalli di battaglia dei 5 Stelle in campagna elettorale.
Prevista una quota di assunzioni, che verranno via via stabilite tramite un accordo Stato-Regioni, che potranno essere effettuate fra il 2019 e 2021 propri per potenziare i centri per l’impiego.
Revisione in vista anche per l’equiparazione fra i negozi di sigarette elettroniche e i tabacchi tradizionali: si punta a dimezzare di fatto la tassa visto il minor quantitativo di nicotina presente nelle sigarette elettroniche. Insomma, via alla tassa sull’acqua anche per cercare di “far ripartire il mercato italiano†in attesa delle decisioni dell’Unione Europea come si legge in una nota.
Stop anche al limite di 36 mesi per le supplenze che veniva introdotto con la Buona scuola: scaduto il tempo, personale amministrativo, tecnico e ausiliario, oltre agli insegnanti, potrebbe ritrovarsi senza posto. Lo stop ai contratti a termine oltre i 36 mesi scattava dal 1 settembre 2016 e già da settembre 2019 gli effetti potrebbero essere sotto gli occhi di tutti.
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